
Marito violento dovrà stare ad almeno cento metri dalla moglie

Lo scorso 24 maggio, gli agenti della squadra volante, diretta dal vice questore aggiunto Giuseppe Taschetti, erano intervenuti in un bar cittadino, chiamati da una giovane donna che vi si era rifugiata per sfuggire alla aggressione del marito. Gli agenti erano riusciti a fatica a calmare l'ira dell'uomo, un operaio ternano di 28 anni, che nonostante la presenza della polizia, continuava a scagliarsi contro di lei. Accompagnata in questura, la donna, una ternana di 24 anni, con i segni evidenti delle percosse ricevute, aveva descritto in una denuncia il suo vissuto di vessazioni e di privazioni materiali e morali, che da circa un anno caratterizzavano il suo matrimonio. Aveva raccontato di come il marito l'aveva isolata dai familiari e dagli amici, impedendole di cercarsi un lavoro e di acquisire una autonomia economica. L'aveva posta in uno stato di completo assoggettamento facendole mancare anche i primari mezzi di sostentamento, tanto da trovarsi nell'impossibilità di comprare anche i beni di prima necessità; senza parlare dei continui litigi e percosse. Durante un recente ricovero ospedaliero, aveva casualmente incontrato una sua parente e tale circostanza aveva favorito il suo riavvicinamento ai genitori, con i quali da un anno aveva interrotto ogni rapporto. La discussione che era culminata nell'ennesima aggressione fisica, per la quale aveva chiamato la squadra volante: era scaturita dal fatto che il marito le aveva preso i 50 euro che il padre le aveva regalato quando era uscita dall'ospedale. Ora l'uomo non potrà avvicinarsi alla moglie, ai luoghi che abitualmente frequenta e alla sua abitazione, mantenendo una distanza di almeno 100 metri dalla sua persona, né potrà comunicare con lei in alcun modo.