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Bandecchi: "Vogliamo 18 milioni di risarcimento per il mancato ripescaggio"

Roberto Minelli
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“Chiedo scusa perché sono in ritardo e non indosso la giacca”. Stefano Bandecchi non rinuncia ad un paio di battute pronunciate col sorriso sulle labbra nel corso di una mattinata dai ritmi serrati. Mattinata di mercoledì 13 marzo iniziata col confronto (sala stampa, circa 50 minuti) con tecnici e giocatori prima dell'allenamento svolto a Campitello, proseguita con l'incontro (stessa stanza, stessa durata) con alcuni esponenti del centro di coordinamento e terminata col summit col sindaco Leonardo Latini a Palazzo Spada, alla presenza di Paolo Tagliavento (club manager rossoverde), Gianluca Fabi (responsabile area comunicazione Unicusano), Fabrizio Raggi (rappresentante dell'Istituto Leonino che ospita la sede sociale di Via della Bardesca) e Elena Proietti (assessore allo sport). “Ringrazio i tifosi – afferma il patron della Ternana, in procinto di assumere ufficialmente anche il ruolo di presidente – per il gagliardetto donatomi. Voglio appenderlo nel mio ufficio, nella speranza di arricchire con qualche vittoria prestigiosa la storia del club che dirigo. Confermo la nostra volontà di acquistare lo stadio, anche se senza aree commerciali si tratterebbe di un'operazione onerosa e senza ritorni economici e quindi da valutare con estrema attenzione. Mi confortano in tal senso le dichiarazioni dell'assessore ai lavori pubblici (Enrico Melasecche Germini, ndr) che considera risolvibili determinate problematiche. In assoluto resto convinto che in presenza di condizioni adeguate sia giusto acquistare lo stadio per giocare in una struttura di proprietà. Inoltre bisogna rifare il campo e secondo gli esperti per un manto misto di ultima generazione servono 350mila euro. Insomma, è necessario raddrizzare la barca su tutta la linea, in campo e fuori. Tornando alle aree commerciali a nostro parere non dovrebbero essere esterne e questo è previsto perfino da un progetto antecedente al nostro approdo a Terni. Nel frattempo i nostri legali sono pronti a dare battaglia al Tar con una richiesta di risarcimento di 18 milioni di euro per il mancato ripescaggio in B. Per assurdo la controparte potrebbe cavarsela con una cifra intorno ai 100 euro, ma deve essere riconosciuto il danno arrecatoci. Ormai – conclude il massimo dirigente rossoverde – manca poco all'udienza del 26 marzo e noi attendiamo con fiducia il verdetto della giustizia ordinaria”.