
Gubbio, il magic moment di Vazquez: "A Pesaro il gol più bello"

L'attaccante argentino parla anche di Arena: "Grande talento e poi è mancino..."
El Cabezon comincia a far tremare le difese avversarie. Nelle due ultime partite a Pesaro e in casa contro il Siena ha gonfiato la rete avversaria. In campionato era già andato a segno contro la Carrarese e in Coppa Italia a Pescara. In totale quattro gol. Ma lui, Federico Nahuel Vazquez, italo argentino, nato a San Martin il 31 marzo 1993, non vuole certo fermarsi. “Non prometto mai gol - dice - non l’ho mai fatto. Dico però che anche a 29 anni voglio migliorami. Per cui se mi chiedi se voglio arrivare in doppia cifra ti dico che vorrei farne tantissimi di gol, ma quello che è importante, al di là del mio score personale, è mettermi al servizio della squadra”.
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Sta vivendo un magic moment dopo un periodo non brillantissimo. “Se lo guardiamo dal punto di vista dei gol è vero che non stavo facendo numeri importanti, ma ho sempre lavorato tanto mettendomi a disposizione della squadra. Ripeto: è il gruppo la prima cosa che conta”. Dove può arrivare il Gubbio grazie anche i gol di Vazquez? “E’ troppo presto per fare questi discorsi. Mancano ancora due partite del girone di andata, e poi c’è tutto quello di ritorno. Il campionato è molto equilibrato e nel giro di pochi punti ci sono tante squadre: tutto può accadere. Noi vogliamo migliorare quanto è stato fatto lo scorso anno. Dobbiamo fare il nostro percorso e prendere spunto da partite come quelle contro il Siena che ci servono per aumentare la convinzione nei nostri mezzi. Abbiamo qualità importanti ma dobbiamo restare sempre umili”.
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Ha sempre ripetuto di mettersi al servizio della squadra ma, potendo scegliere, le piace giocare vicino a una punta strutturata. “Sì, mi ci trovo bene ma se il mister mi chiede sacrifici io ci sono”. A volte, quando si scambia palla con Arena sembra di vedere un azione di calcio sudamericano. “Alessandro è un giocatore molto forte. Si vede che ha qualità, è un gran talento. E’ veloce, rapido, tecnico e gli auguro di andare migliorare la sua carriera”. In Argentina ha giocato con tante squadre anche di massima categoria: ha mai avuto al fianco un calciatore con le caratteristiche di Arena? “Ho avuto diversi calciatori che lo ricordano, ma Arena è un mancino e i mancini hanno qualche cosa in più”. Da bambino guardando i Mondiali 2002 in Corea-Giappone è rimasto folgorato dal brasiliano Ronaldo e si è sempre ispirato al Fenomeno. Così alla domanda: “Quale dei quattro gol finora segnati con la maglia del Gubbio le è piaciuto di più?” risponde: “Quello di Pesaro”. Scatto su lancio lungo, doppia finta sul difensore e palla nell’angolo dove il portiere non sarebbe mai potuto arrivare. E senza essere blasfemi quella rete ha ricordato una po’ alcune di quelle tipiche di Luis Nazario De Lima.
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