
Raul Moro, dal Barcellona alla Ternana: "Ma tifo Lazio"

Tutto ciò che c'è da sapere sul nuovo talento primo spagnolo a vestire i colori rossoverdi
È il primo spagnolo a vestire la maglia della Ternana nella storia quasi secolare della società. E, ironia della sorte, proprio con i colori rossoverdi ha segnato il suo primo gol in Italia. Una corsa sfrenata sotto la Curva Nord che non dimenticherà mai, con il gesto di togliersi la maglietta dettato solo dall’emozione che straripava. Tra una giocata in campo e una ricetta in cucina, Raúl Moro a piccoli grandi passi sta dimostrando a Terni tutto il suo valore. Anche perché, non tutti i ragazzi crescono in settori giovanili di livello mondiale come quello del Barcellona. Raúl lo ha fatto, e adesso vuol dimostrare a Terni e ai tifosi della Ternana di che pasta è fatto, sempre strizzando un occhio alla cucina.
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Raúl, ci racconti l'emozione del primo gol con la maglia della Ternana? “Bellissima e indimenticabile. Talmente forte da farmi arrivare a togliere la maglietta nello scatto verso i tifosi. La Ternana è una grande squadra con dei tifosi meravigliosi”. Azione da manuale costruita dall’assist di Pettinari. Avevi già pensato come concludere in porta? “Stefano è stato molto bravo anche perché siamo usciti da una situazione difficile contro la difesa avversaria. Ho iniziato a correre e ho pensato al diagonale. Poi ho visto la palla rotolare in porta, e l’emozione è stata grandissima”. Come ti stai trovando a Terni? “Città molto bella e tranquilla, dove anche la mia famiglia si sta trovando bene. I miei compagni sin dal primo giorno mi hanno accolto nel migliore dei modi”.
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Com’è crescere in un settore giovanile come quello del Barcellona? “Ti sembra sempre di stare con il pallone attaccato ai piedi. Si respira calcio dalla mattina alla sera”. Differenze tra il calcio italiano e quello spagnolo? “In Spagna si pensa quasi esclusivamente alla tecnica, mentre in Italia la parte fisica ha il suo peso specifico”. Sei diventato l’idolo di Abrera? “Sempre bello tornare nel paese dove sono nato. Ci sono i miei amici con cui ho passato tanti momenti di gioia. Nella sede della squadra di calcio ci sono ancora le mie foto”. Che squadra tifi? “Giocare all’Olimpico mette i brividi, quindi mi sento di tifare per la Lazio. Anche la Ternana ha un pubblico passionale e caloroso”. Hai la passione per la cucina? “Si, infatti sto cucinando la cena insieme a mio padre”. Cosa? “Pollo alla griglia”. Hai obiettivi per quest’anno? “Cercherò di dare il massimo, provando a segnare più gol possibili. In più ho anche l’occasione di imparare tanto da calciatori forti. Nel mio ruolo per esempio c’è un giocatore d’alto livello come Cesar da cui posso apprendere molto”.
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