
Sir, la Champions è una maledizione

Dal 2017 a oggi perse una finale e quattro semifinali. Kazan e Trento le bestie nere
Chiamatela come volete ma la Champions in casa Sir è un’autentica maledizione. Dal 2017 a oggi è stato un continuo rincorrere il trofeo più importante d’Europa senza alcun esito. Inesperienza all’inizio, un po’ di sfortuna, qualche sorteggio malevolo, squadra non ancora al top. Questo forse nei primi tentativi, ma nelle ultime stagioni la Sir Sicoma Monini era diventata la squadra da battere. E per arrivare al livello attuale la società con in testa il presidente Gino Sirci non ha badato a spese. Dall’affare Leon strappato ai magnati russi di Kazan fino agli ultimi investimenti il club bianconero non ha lesinato risorse. In tutto e per tutto, ma la Champions ha ancora una volta voltato le spalle a Perugia.
Sir volley, Perugia vince gara 1 play off con Cisterna: 3-1
Nel 2017 l’unica finale disputata dalla Sir allora in versione Sicoma Colussi. In qualità di club organizzatore della final four il baricentro si sposta dall’Umbria alla capitale dove si svolge la manifestazione (l’allora PalaEvangelisti non poteva ospitare l’evento). Un grande successo organizzativo con 10mila spettatori per le semifinali e la finalissima disputata al PalaLottomatica. La Sir reduce dalla batosta di Trento (3-0 ed eliminazione in gara 5 scudetto) si riscatta alla grande e supera 3-1 la Lube di Blengini guadagnando la prima e per ora unica finale nella grande kermesse europea. Impressionante la cornice di pubblico e l’entusiasmo del pubblico perugino nella due giorni romana ma contro i mostri sacri di Kazan in finale non c’è partita. Finisce 3-0 per la squadra di Alekno che in squadra ha Leon e Anderson oggi entrambi bianconeri. L’anno successivo è quello indimenticabile del triplete ma il poker europeo sfugge ancora. Dopo aver vinto tutto in Italia i Block Devils prendono il volo per la Russia, destinazione Kazan che ospita la manifestazione. Ci sono buone sensazioni perché Perugia dopo aver vinto tutto in Italia è in grande forma. Ma la squadra, forse un po’ appagata dai recenti successi e comunque poco avvantaggiata dal sorteggio che la mette subito di fronte ai fortissimi padroni di casa, cede 3-0 in semifinale ancora una volta contro lo Zenit di Leon e Anderson che alla fine porteranno a casa il trofeo ma solo al termine di una finale combattutissima con la Lube (3-2).
Cisterna-Sir 0-3, Perugia vola in semifinale play off scudetto
Ma il presidente Sirci si è messo in testa una magnifica idea. Che, ai più, appare irrealizzabile. Portare Leon a Perugia proprio per vincere la Grande Coppa. Le trattative già avviate da tempo si concretizzano ulteriormente proprio nella trasferta in terra russa. Da lì a poco arriverà l’annuncio ufficiale: il campione cubano è il grande colpo di mercato di Perugia e può partire un nuovo assalto, stavolta con una squadra top, alla Champions League. Ecco, allora che arriviamo al 2019. La Sir si guadagna con profitto la semifinale. Il PalaBarton è stracolmo, il calore del tifo è alle stelle e stavolta Leon veste i colori giusti, quelli di Perugia. Di fronte, ancora una volta, Kazan sempre guidata da Alekno ma non più fortissima come prima senza l’asso cubano ritenuto il giocatore più forte al mondo. In campo è una battaglia spettacolare ma alla fine il tie break dice ancora Kazan trascinata, stavolta, dal francese Ngapeth autore di un punto da urlo con un recupero incredibile in mezzo ai computer dei giornalisti. Al ritorno, in quel di Kazan, la Sir ci prova ma i russi si impongono e volano in finale. Siamo allora al 2020. Perugia arriva ai quarti dopo il solito cammino super nella fase a gironi. La formazione di Heynen vince in Siberia nella gara d’andata dopo un viaggio incredibile per via dei controlli anti Covid che cominciano a imperare. Sul campo è 3-1 per Atanasijevic e compagni ma il return match in Umbria non si disputerà mai. La pandemia dilagante e il lockdown generale stoppano anche la Champions e ancora una volta, nonostante la semifinale in tasca, Perugia si deve fermare. Il resto è storia dei nostri giorni e la bestia nera questa volta si chiama Trento. In semifinale lo scorso anno come in questa stagione elimina la Sir al termine del doppio confronto. Che giovedì scorso è arrivato persino al golden set. Tanto per dire quanto è dura l’avventura Champions.
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