
Olimpiadi, Sofia Goggia quarta in prova: pronta a lottare per il podio

Sofia Goggia si prepara alla discesa libera dei Giochi olimpici di Pechino 2022 e lo fa da protagonista: suo il quarto miglior tempo nella seconda e ultima proda ufficiale. 1' 33" 79 il tempo fatto registrare dall'azzurra, 61 centesimi più lenta della migliore, la svizzera Joana Haehlen. Al secondo posto la tedesca Kira Weidle (+0.23), terza la norvegese Ragnhild Mowinckel (+0.59). La bella prestazione di Goggia non è la sola buona notizia. Nadia Delago è sesta, a 64 centesimi da Haehlen. Più indietro le altre: Nicol Delago diciottesima, subito davanti a Francesca Marsaglia. Poi Elena Curtoni, ventitreesima. Nelle retrovie Federica Brignone (31) e Marta Bassino (38). Nello staff di Sofia Goggia si respira ottimismo, anche perché la discesista azzurra non ha forzato oltre il limite nella sua prova, quindi avrebbe ulteriori margini di miglioramento.
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Intanto arriva la notizia che Kamila Valieva ha ricevuto il via libera per partecipare alla gara individuale femminile di pattinaggio di figura alle Olimpiadi. Lo ha stabilito il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna (Tas), che ha respinto il ricorso d'urgenza presentato dal Cio. La pattinatrice russa 15enne, favorita per l'oro olimpico, è risultata positiva a un test antidoping effettuato a dicembre, prima delle Olimpiadi. "I giudici hanno ritenuto che impedire all'atleta di competere alle Olimpiadi le avrebbe causato un danno irreparabile", ha affermato il direttore generale del Tas, Matthieu Reeb. Il tribunale ha dato ragione a Valieva perché, in quanto minorenne, rientra nella categoria delle persone protette ed è soggetta a regole diverse rispetto agli atleti adulti.
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Nell'ambito della decisione presa dalla giuria, che si è espressa sul diritto di Valieva di continuare a gareggiare o meno in questi Giochi prima che venga svolta una indagine completa sul suo caso, ha inciso anche il fatto che i parametri della pattinatrice russa siano risultati a norma a Pechino e che ci siano stati "gravi problemi di una notifica prematura" del suo test positivo. Valieva infatti è risultata positiva alla trimetazidina il 25 dicembre scorso, in occasione dei campionati nazionali in Russia, ma il risultato del test esaminato da un laboratorio svedese è emerso solo una settimana fa, subito dopo aver aiutato la Russia a vincere l'oro nel team event di pattinaggio. L'agenzia antidoping russa, la Rusada, ha immediatamente sospeso la ragazza, per poi revocare la sospensione il giorno successivo. Il Cio a quel punto ha presentato ricorso d'urgenza al Tas. La sentenza del tribunale svizzero non entra nel merito del destino della medaglia già vinta da Valieva in questa edizione dei Giochi.
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