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Gubbio, in casa nessuno segna di più: ma ora serve il salto di qualità fuori

 aurelio, cittadino e redolfi Foto:  photostudio

Oggi a Pesaro contro la Vis rossoblà a caccia del primo successo esterno

Luca Mercadini
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Sauro Notari è andato subito al dunque. Nel dopo gara di Gubbio-Carrarese, felice come una pasqua per il poker rifilato a Totò Di Natale, ha guardato subito avanti: “Ora vinciamo fuori”. E qui sta il punto. Perché alla band orchestrata da Torrente manca la ciliegina. Sgombriamo il campo da equivoci. A Pesaro contro la Vis sarà tutt’altro che facile in un campo tradizionalmente ostico e contro un avversario in serie positiva da cinque turni. Ma il Gubbio deve provarci. Cancellare lo zero nella casella dei successi esterni vorrebbe dire tante cose.

 

Dalla classifica (oggi più che buona) che diventerebbe persino sontuosa, alla consapevolezza della squadra di poter davvero ambire a un campionato tra le primissime. Finora l’approccio esterno non è stato eccezionale. Fatte le dovute eccezioni (vedi Cesena) e considerato il tasso di difficoltà della gara di Reggio Emilia, negli altri casi sarebbe servito un Gubbio meno timido nell’approccio. Attenzione, il campionato dei rossoblù è già di per sé di altissimo livello (quinto posto assoluto) con +8 rispetto alla passata stagione. Parliamo solo in chiave di ulteriori miglioramenti sulla scia di quanto di buono si sta facendo. E per scalare il ranking delle ambizioni serve il colpaccio lontano dal Barbetti dove finora sono stati raccolti quattro punti in cinque gare.

 

E’ vero, fare risultato a Cesena e Reggio Emilia, le prime due forze del torneo, non è da tutti. Ma giunti a questo punto c’è la consapevolezza che si può fare ancora meglio. In casa, al contrario, la marcia è superlativa: quattro vittorie e un pareggio, ma soprattutto 13 reti realizzate: nessuna squadra ha segnato di più nel calcio professionistico italiano. E, in fatto di successi interni, solo Sud Tirol nel girone A della serie C e l’Ancona Matelica sono riuscite a fare meglio con 5 exploit casalinghi. Ma gli altoatesini dell’ex Casiraghi hanno disputato sei partite al Druso, una in più dei rossoblù al Barbetti. Lasciando stare i dati, resta comunque l’obiettivo tanto caro, in questo momento, al presidente. Vincere a Pesaro. Perché farlo consentirebbe al Gubbio di gettare la maschera di sorpresa del campionato e legittimare nuove ambizioni. Tanta roba, considerato quanto accadeva di questi tempi negli ultimi anni...