
Gubbio, in casa nessuno segna di più: ma ora serve il salto di qualità fuori

Oggi a Pesaro contro la Vis rossoblà a caccia del primo successo esterno
Sauro Notari è andato subito al dunque. Nel dopo gara di Gubbio-Carrarese, felice come una pasqua per il poker rifilato a Totò Di Natale, ha guardato subito avanti: “Ora vinciamo fuori”. E qui sta il punto. Perché alla band orchestrata da Torrente manca la ciliegina. Sgombriamo il campo da equivoci. A Pesaro contro la Vis sarà tutt’altro che facile in un campo tradizionalmente ostico e contro un avversario in serie positiva da cinque turni. Ma il Gubbio deve provarci. Cancellare lo zero nella casella dei successi esterni vorrebbe dire tante cose.
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Dalla classifica (oggi più che buona) che diventerebbe persino sontuosa, alla consapevolezza della squadra di poter davvero ambire a un campionato tra le primissime. Finora l’approccio esterno non è stato eccezionale. Fatte le dovute eccezioni (vedi Cesena) e considerato il tasso di difficoltà della gara di Reggio Emilia, negli altri casi sarebbe servito un Gubbio meno timido nell’approccio. Attenzione, il campionato dei rossoblù è già di per sé di altissimo livello (quinto posto assoluto) con +8 rispetto alla passata stagione. Parliamo solo in chiave di ulteriori miglioramenti sulla scia di quanto di buono si sta facendo. E per scalare il ranking delle ambizioni serve il colpaccio lontano dal Barbetti dove finora sono stati raccolti quattro punti in cinque gare.
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E’ vero, fare risultato a Cesena e Reggio Emilia, le prime due forze del torneo, non è da tutti. Ma giunti a questo punto c’è la consapevolezza che si può fare ancora meglio. In casa, al contrario, la marcia è superlativa: quattro vittorie e un pareggio, ma soprattutto 13 reti realizzate: nessuna squadra ha segnato di più nel calcio professionistico italiano. E, in fatto di successi interni, solo Sud Tirol nel girone A della serie C e l’Ancona Matelica sono riuscite a fare meglio con 5 exploit casalinghi. Ma gli altoatesini dell’ex Casiraghi hanno disputato sei partite al Druso, una in più dei rossoblù al Barbetti. Lasciando stare i dati, resta comunque l’obiettivo tanto caro, in questo momento, al presidente. Vincere a Pesaro. Perché farlo consentirebbe al Gubbio di gettare la maschera di sorpresa del campionato e legittimare nuove ambizioni. Tanta roba, considerato quanto accadeva di questi tempi negli ultimi anni...
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