
Endurance Trail, c'è un umbro nella gara più dura del mondo

In Valle d'Aosta tra il Gran Paradiso, il monte Bianco, Cervino e Rosa l'avventura è cominciata domenica 12 settembre
C’è anche l’ex pugile spoletino Cristiano Bonacci al “Tor des Géants”, la gara di endurance trail più dura al mondo che si svolge in Valle d'Aosta. La grande avventura è cominciata domenica 12 settembre e si chiuderà sabato 18. La competizione, con partenza ed arrivo a Courmayeur, attraversa il territorio di 34 comuni - tra cui anche i monti Gran Paradiso, Bianco, Rosa e Cervino - per un totale di 330 km da percorrere massimo in 150 ore con un dislivello di 24.000 metri. Al via ben 840 atleti, provenienti da varie nazionalità.
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“Spero di non aver fatto il passo più lungo della gamba”, ha dichiarato Cristiano tra l’intimorito e l’entusiasta prima del via. “visto che il Tor des Géants è l’endurance trial più duro al mondo, quello più storico, affascinante e sentito. Il mio obiettivo non è il tempo, ma di finirlo e basta, magari nelle condizioni fisiche migliori possibili. Voglio solo tagliare il traguardo. Ognuno autogestisce l’avventura. Ogni 50 km di percorso sarà presente un ‘punto vita’, dove ci saranno fisioterapisti e massaggiatori, si potrà mangiare e dormire. Io parto con uno zainetto sulle spalle e trasporteranno il mio borsone lungo i vari punti vita che attraverserò, così potrò cambiarmi scarponi o abbigliamento a seconda del percorso che mi accingo ad affrontare. Voglio godermi questo endurance trail appieno con i suoi fantastici panorami”.
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Cristiano, classe 1982, non è nuovo al mondo dello sport. Ha un passato da pugile dilettante (dove ha disputato 46 incontri di cui 28 vittorie 8 pari e 10 sconfitte) e da professionista (10 incontri di cui 9 vittorie di cui 7 prima del limite e 1 sconfitta) anche come sfidante ufficiale al titolo italiano, ma poi a causa di un grave incidente non ha potuto disputare il match. Successivamente si è avvicinato al mondo della corsa per poi approdare al brasilian Jiu-jitsu. “Appena mi sono messo a correre – racconta – ho fatto il giro dell’Italia per partecipare ad ogni competizione che mi veniva in mente. In poco più di un anno ho disputato circa 100 di gare, 7 maratone e 4 ultra. Ero sempre di corsa. Ho conquistato un secondo posto ad un trail nelle Marche, un quarto ad un altro in Vallinfreda, a detta di tanti uno più impegnativi. Sono arrivato quarto anche al trail della Vena di Gesso in Romagna e settimo all’Ecomaratona dei Marsi. Poi ho scoperto un mondo nuovo: quello del brasilian Jiu-jitsu. Lo pratico da circa nove anni e sono arrivato alla cintura viola. Ho vinto due volte il campionato italiano master ‘no gi’ (senza chimono, ndr). Ho conquistato anche un secondo posto agli europei ‘no gi’ come master blu. Insomma – conclude Cristiano – mi diverto lottando”.
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