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Coppa America, Max Sirena e gli Ac75: "Luna Rossa e le altre, chi dice che non è vela non capisce nulla"

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"Gli Ac75 sono oggetti stratosferici e complicatissimi, che è difficile far navigare e far comprendere alla gente. Siamo in presenza della rivoluzione, indietro non si torna. Rimpiango solo di non aver trent’anni di meno per poter salire a bordo: il mio più grande rammarico. Chi dice che non è vela, è evidente che di vela non capisce nulla". Lo dice al Corriere della Sera Max Sirena, skipper e capo missione di Luna Rossa Prada Pirelli. Da venerdì 15 gennaio i tre potenziali sfidanti dei detentori della Coppa America, i neozelandesi di Emirates Team New Zealand, (Ineos UK, American Magic e Luna Rossa) si affronteranno nella Prada Cup da cui uscirà lo sfidante ufficiale dei Kiwi.

 

 

E Sirena ribatte così ai conservatori della vela, che vedono nelle barche volanti una specie di tradimento della marineria velica. Superata l’era dei catamarani, comandati elettronicamente, sugli Ac75 sono tornati i velisti: "oltre che girare le manovelle, i grinder hanno una media di 5 funzioni cui dedicarsi - esemplifica Sirena -: albero, randa, fiocco. Sono molto più velisti di quanto non lo fossero prima. Ci sono i trimmer, è tornato il caddie del randista. E non venite a dirmi che non è vela", chiosa.