Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Malagò a Cascia e Norcia: "Aiuti sì, due palazzetti in 10 km no..."

Il presidente del Coni Malagò con il presidente umbro Ignozza

Luca Mercadini
  • a
  • a
  • a

Malagò con Domenico - “Mimmo” come lo chiama lui - Ignozza sempre al fianco ha voluto visitatre gli impianti sportivi, uno ad uno. A cominciare dal Salicone della famiglia Bianconi che dispone di una piscina coperta, di una palestra divisibile in tre parti e capace di ospitare 1000 spettatori costruita su altezze olimpiche. Ha riportato piccole lesioni, in due mesi è a posto, pronta per la stagione primaverile e estiva. Il complesso, tanto caro a Valentina Vezzali, prevede anche tre campi di calcio, uno da calcio a 5, beach volley e un altro di basket per un totale di 5 ettari di terreno. C'è poi il campo di calcio comunale in gestione sempre alla famiglia Bianconi dove gioca la locale squadra impegnata nel torneo di Prima Categoria, anche se gli spogliatoi sono ora in dotazione ai carabinieri. Lo stadio principale è invece oggi impraticabile perchè destinato alla colonna mobile del centro operativo di protezione Civile: “Bell'impianto - ha detto Malagò, mi piacarebbe rivederlo funzionante, magari su terreno sintentico di ultima generazione”. C'è poi il centro polifunzionale di proprietà della famiglia Allegrini nella zona industriale della cittadina con due campi di calcio, uno di calcetto, un altro di calciotto e ben sette di tennis, oltre a una palestra dotata di ogni comfort: “Tutto molto bello - ha detto Malagò, il problema non sono certo le strutture sportive, ma gli alberghi”. In effetti, la situazione è proprio questa. E da qui parte la richiesta di aiuto da parte degli operatori del territorio: “Noi crediamo nel turismo sportivo da più di 20 anni - spiega la famiglia Bianconi - quando queste strutture non le avevano nemmeno le grandi città. Grazie a ciò e a tutti gli eventi che si sono susseguiti nel tempo, siamo riusciti ad allungare la stagione turistica anche nel periodo invernale. Qui vengono da tutto il mondo, il 24 agosto c'erano 18.000 persone a Norcia, ora non c'è più nessuno. Per ripartire siamo pronti a fare la nostra parte, ma chiediamo il vostro aiuto”. Da qui l'idea presentata dal sindaco: un palazzetto dello sport per il quale Alemanno dice di avere già a disposizione un milione di euro: “Siete un caso unico in Italia - spiega Malagò - privati proprietari di impinati pubblici. Bravi, il mio impegno lo avrete, ma prima di tutto servono le strutture per ospitare gli atleti, poi le strutture vanno mantenute vive per tutto l'anno”. Su questo Norcia assicura: “Prima del sisma non riuscivamo a soddisfare tutte le richieste e poi vi possiamo ospitare anche i numerosi eventi legati alle iniziative della pro loco”. “D'accordo - chiosa Malagò - e ne prendo nota. Ma una cosa deve essere chiara: due palezzetti (lo vuol fare anche Cascia, ndr) nuovi a distanza di 12 chilometri non si possono fare”. Tutti lo sanno, per questo Norcia rivendica la primogenitura turistico-sportiva del comprensorio.