
Perugia, senti l'ex Marco Negri cosa dice a proposito della serie A

Incisivo come quando giocava, e segnava, a raffica. Marco Negri, ex grande bomber del Grifo che trascinò in A a metà anni '90, tocca molti temi tracciando anche un bilancio dell'annata del Perugia che, al netto dello stop, avrebbe potuto fare di più. Anche perché ha l'attacco migliore della B. E se lo dice lui… Quali sono i ricordi più belli che la legano al Perugia? “Il giorno della promozione in A, e l'esordio nella massima serie in cui battemmo la Sampdoria 1-0 con un mio gol. Una cosa che si sogna da bambino”. Crede che il calcio possa ripartire a breve? “Una ripartenza la vedo difficile e legata a troppe variabili. E' vero che il calcio è un'azienda ma per una ripresa ci sono priorità e priorità ed al primo posto c'è la salute. Inoltre, si va in campo anche per passione e per vivere con i tifosi tante emozioni. Con un calcio senza spettatori si perde tutta quella gioia di cui parlavo”. Come giudica la stagione dei biancorossi? “Un po' sprecata. Si poteva fare un po' meglio. Non si è trovata ancora un'identità precisa. Il Grifo meriterebbe palcoscenici più prestigiosi. Parlare di A è una cosa, crederci veramente è un'altra. Quando queste due cose coincideranno sarà un passo ulteriore”. I playoff sono raggiungibili? “E' difficile dirlo. Se si riparte sarà un mini campionato slegato da quello di prima. Molto dipenderà dall'adattamento di determinati giocatori ad alcuni ruoli specifici del 3-5-2 di Cosmi. La spina dorsale ha comunque alcune tra le pedine migliori del torneo. Vicario sta facendo un grande campionato. Angella, che conosco molto bene avendolo avuto ad Udine (quando era nello staff di Oddo, ndr), per la B è un lusso. Iemmello è il capocannoniere”. Per una rosa ampia come quella del Perugia cinque sostituzioni potrebbero essere un vantaggio? “In parte sì. Sarebbe una regola di buon senso che agevolerebbe un po' tutte le squadre. Con il caldo sarà molto importante la condizione atletica”. Un giudizio sul reparto offensivo del Grifo? “E' forse il migliore e più completo della B. Metto dentro anche i trequartisti. Va trovarto l'incastro giusto per far rendere al meglio le punte. Nel 3-5-2 non saprei quale possa essere la coppia più funzionale. Chi mi somiglia di più? Non faccio paragoni”. Come ha valutato il percorso con Oddo? “Ci sono stati alti e bassi. Mi è sembrato che quando c'erano dei problemi non si metteva una pezza, cose che possono succedere se non si ha una propria identità che aiuta quando si è in difficoltà”. E quello con Cosmi? “Chi meglio di lui poteva provare a raddrizzare la barca? Questo ancora non è successo. Quando si sceglie un allenatore non si sa come va a finire ma la scelta è stata giusta”. Carlo Forciniti