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Grifo, Rossi indica la strada: "Serve più cattiveria"

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Nicola Uras
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Un inizio stellare quasi dilapidato nelle ultime sei partite (appena tre punti). Certezze che vacillano, dubbi che si insinuano sul perché il Perugia sia la brutta, bruttissima copia di quello veloce, arrembante e vincente delle prime giornate. Con Marco Rossi - tra i più positivi negli ultimi turni - analizziamo il momento del Grifo. Rossi, che fine ha fatto il Perugia di inizio stagione? “Sappiamo di essere in un momento difficile, a Crotone con una vittoria potevamo valorizzare i recenti pareggi. Invece non ci siamo riusciti per colpa nostra, nel corso della partita si è spenta la luce. Eppure poteva essere la gara della svolta. Purtroppo quando non vinci più tutto diventa più difficile. Problemi di gambe o di testa? Non lo so, in un momento così sono tante le cose che non girano per il verso giusto”. Come si esce da questo momento? “Di sicuro dobbiamo ritrovare la cattiveria e l'umiltà delle prime giornate. Rimanendo compatti come siamo. Ora non servono le chiacchiere e i propositi, occorre far parlare il campo e basta”. Lei, Taddei, Giacomazzi, Comotto siete tra i più esperti. Sentite un carico maggiore di responsabilità? “Siamo un gruppo omogeneo, tra esperti e giovani. Credo che tutti dobbiamo continuare a fare quello che sappiamo fare, quello che ci chiede il mister. Dobbiamo lavorare e trovare di nuovo l'equilibrio. In un campionato come la serie B è fondamentale”. Soddisfatto a livello personale della sua stagione? “Purtroppo ho avuto in infortunio che mi ha tenuto fermo tre settimane e subito dopo negli ultimi sette giorni ho giocato tre partite senza potermi allenare tantissimo. Presto sarò al 100% e per fortuna adesso ci sono settimane piene dove poter lavorare bene e migliorare la condizione atletica”. La situazione di Goretti può aver inciso inconsciamente sul gruppo? Per voi è cambiato qualcosa? “Assolutamente no. E poi su Goretti non c'è niente di ufficiale, solo voci. Abbiamo parlato con lui e il presidente una volta e poi basta, noi pensiamo solo a giocare”. Quanto vale la partita con l'Entella? “Deve essere la svolta. Dobbiamo giocare senza troppi assilli, ma sicuramente con più cattiveria”.