
Ternana, l'annuncio di Tagliavento: "Un ventilatore per l'ospedale"

In piena emergenza sanitaria la risposta, l'impegno e la dedizione fuori dal campo impressa dalla Ternana in tutte le sue componenti continua ad essere un fattore non di poco conto. Sono sempre più le idee e le donazioni a favore dell'ospedale di Terni per fronteggiare la crisi scatenata dal Coronavirus. Le parole del vicepresidente Paolo Tagliavento, nel suo incessante lavoro sul territorio, non fanno che confermare tutto ciò. Anzi, l'anticipazione di una futura iniziativa rilancia ancora di più l'impegno preso: “Dopo le varie donazioni al nosocomio, quella da 30mila euro del presidente e quella raccolta dai giocatori, ora è arrivata un'altra iniziativa con i tifosi per sottolineare la voglia di essere compatti con la città in questo momento difficile, svolgendo un lavoro a 360 gradi. E non abbiamo finito qui. A giorni comunicheremo in via ufficiale la donazione all'ospedale di un ventilatore, attrezzatura difficile da reperire oggigiorno e molto importante per la salute dei pazienti”. Insomma, impegno totale fuori dal campo vissuto in piena simbiosi con il Santa Maria di Terni: “Il presidente sta facendo di tutto non solo a livello di soldi. Ha voluto che io tenessi in questi giorni un filo diretto con il direttore dell'ospedale per aggiornamenti continui sulla situazione a Terni. Sta monitorando e cercando ogni tipo di risorsa utile da far arrivare a Terni. Il ventilatore sarà consegnato anche grazie all'impegno del presidente del Consiglio di amministrazione Unicusano Stefano Ranucci”. Nel frattempo, la squadra è bloccata negli allenamenti fino al 3 aprile e il campionato ancora non ha una data di ripresa. Eppure il lavoro societario rossoverde non si è bloccato del tutto: “La sede di via della Bardesca è parzialmente chiusa. Gran parte dei dipendenti sono a casa e li contatto ogni giorno per avere un quadro generale sulle situazioni di ognuno di loro. Se qualcosa deve essere fatto sul posto ci alterniamo in modo da essere sempre separati e mai assembrati”. Stesso metro di attenzione che il vicepresidente riserva anche ai giocatori: “Li stiamo monitorando in maniera scrupolosa. Io ho la fortuna di vivere questo momento con i miei cari mentre loro è più di un mese che non li vedono. C'è un disagio a essere chiusi adesso dentro casa ma è un atto di responsabilità per ripartire nel miglior modo possibile quando tutto sarà finito”.