
Grifo, una capolista da record. Lo dicono i numeri
Non è certo una semplice capolista il Perugia in serie B. Non lo è per caso. Forse le prime due prestazioni potevano farlo pensare ma, partita dopo partita, il Grifo ha dimostrato di essere lì in alto, davanti a tutti, con merito. E con il conforto dei numeri. Da record. IMBATTUTO Quattordici punti in sei partite, quattro vittorie e due pareggi. Così il Perugia ha costruito il suo primo posto. All'insegna di prestazioni basate sul calcio manovrato, filosofia offensiva e voglia di vincere. E carattere perché con il Catania segna il gol vittoria nonostante l'errore dal dischetto precedente, con il Vicenza acciuffa il pari in rimonta e con il Brescia - con pazienza, virtù dei forti - si prende i tre punti con un match attento e determinato. Dopo sei partite è l'unica squadra delle ventidue di serie B ancora imbattuta. DIFESA SIGILLATA Quando una squadra produce calcio offensivo, manovrato, di qualità, con i difensori chiamati a impostare il gioco palla a terra sin dalle retrovie, spesso ‘paga' qualcosa a livello di equilibrio difensivo. Invece la più grande sopresa in casa biancorossa è la voce dei gol al passivo: tre in sei partite, per la difesa più ermetica della serie B. Ragionando sul calendario - il Perugia ha affrontato già alcuni dei migliori attaccanti della B come Cacia, Troianiello, De Luca, Caputo, Calaiò, Rosina, Ragusa, Granoche, Caracciolo e Corvia - il dato è ancora più positivo. In quattro partite la porta difesa da Provedel è rimasta illibata, contro il Bologna il portiere di proprietà del Chievo è capitolato solo su rigore. In definitiva il Perugia ha sofferto solo nella seconda parte del primo tempo con il Vicenza quando Ragusa si è trasformato da superman sfruttando un paio di incertezze - individuali e di reparto - le uniche di questo avvio di campionato. Spesso infatti Provedel non ha sporcato i guanti e quando è stato chiamato in prima persona si è fatto trovare pronto. Il segreto di questo record: il reparto che lavora con la stessa filosofia. I concetti che muovono i tre centrali sono la tempestività nella ricerca dell'anticipo, l'aggressività sull'avversario diretto, la buona lettura nelle scelte del fuorigioco. Aggiungiamoci l'aiuto - fondamentale - degli esterni e delle mezzali ed ecco il perché il reparto difensivo primeggia in questa speciale classifica. Con un leader - Comotto - che sta vivendo una seconda giovinezza. IL DATO Quattordici punti in sei gare, media di 2.33. Un ruolino tremendo che nelle ultime cinque stagioni ha visto solo il Sassuolo - poi promosso in A alla fine della stagione 2012/2013 - fare meglio (cinque vittorie e un pareggio). Con la differenza che i neroverdi erano una formazione all'ennesimo assalto della serie A, mentre il Perugia si è affacciato alla B con ambizione sicuramente, ma pur sempre da matricola e diversi punti interrogativi considerando che, rispetto alla formazione che ha conquistato la cadetteria lo scorso 4 maggio, solo Comotto è attualmente titolare. EFFETTO CURI Al resto poi ci pensa lo stadio Curi (media di 11.712 presenze), autentico dodicesimo uomo in campo e capace di spingere i grifoni a dare quel qualcosa in più determinante in un torneo livellato come la B. E il momento magico continua.