
Giammarioli: "Vi spiego il mercato del Gubbio ma non sono io il direttore sportivo"

“Con il presidente gli accordi erano quelli che ogni due giocatori in uscita ci sarebbe stata un'entrata. E fa bene Notari ad aver scelto questa politica perché in questi ha investito tanto è giusto che ci sia una inversione di tendenza”. Giammarioli sta lavorando con intensità sul mercato e dice: “Finora sono usciti Sorrentino, Manconi e Cesaretti che erano tra i più pagati, con un risparmio consistente per le casse sociali, e poi anche quella minore di Conti. Sarebbero potuti entrare Mokulu in attacco e Signorini in difesa, ma si è scelta la politica dei giovani e da qui l'ingaggio di Megelaitis e Dubickas che Torrente conosceva”. Adesso direttore qual è la situazione? “Non mi chiami direttore sportivo perché non ho un contratto da direttore sportivo, sono un amico del presidente e consulente di mercato del Gubbio. La situazione? È quella che in uscita ci sono giocatori che hanno giocato poco come Battista, e poi altri come Bangu a cui sono stati fatti in estate tre anni di contratto, e poi altri infortunati come El Hilali, o come Cenciarelli la cui situazione è nota a tutti. Cosa voglio dire? Che le uscite si faranno, che ci sono altri elementi da sistemare ma saranno necessari tempi più lunghi”. Il calendario incombe e ogni giornata che passa è una in meno nella rincorsa alla salvezza. “Il ritardo nelle entrate dipende dalla tipologia di giocatori che dobbiamo piazzare. E allo stesso tempo chi vuol venire a Gubbio non aspetta in eterno visto che si tratta di buoni giocatori che piacciono anche ad altri club”.