
Prende l'avversario per il collo e lo riempie di pugni: squalificato 10 turni

Mano pesante del giudice sportivo nel sanzionare episodi di violenza avvenuti nei campionati dilettantistici dell'Umbria. Il club che paga più caro è l'Fc Castello che, nell'Under 15 A1, è stato multato di 400 euro “perché per tutta la durata del secondo tempo, i tifosi di detta società - scrive il giudice sportivo Marco Brusco nel comunicato numero 100 pubblicato ieri sul sito della Figc umbra - ingiuriavano il direttore di gara con insulti anche di tipo sessista. Al termine della partita, altresì, soggetto non compiutamente identificato, ma riconducibile a detta società, insultava il direttore di gara”. In campo, poi, gli animi si sono scaldati fin troppo, tanto che il calciatore Francesco Di Gianfilippo è stato squalificato per 10 giornate “perché, al termine della gara, afferrava un avversario e trattenendolo per il collo, lo colpiva con numerosi e violenti pugni al volto e all'addome”; sette turni di stop per il compagno di squadra Mohamed Moustaoi Ghica “perché, al 5' del secondo tempo, insultava il direttore di gara. Ricevuto il cartellino rosso spintonava in maniera irriguardosa l'arbitro facendolo indietreggiare senza, tuttavia, provocargli dolore. Subito dopo applaudiva ironicamente all'indirizzo dello stesso”. Sempre in Under 15, ma nel Regionale A2, altro episodio di sessismo nei confronti dell'arbitro con l'Angelo Barberini che è stata multata di 500 euro per le “pesanti offese” al direttore di gara. ERA SIMULAZIONE? In Under 17 c'è anche chi si fa giustizia da solo dopo una sospetta simulazione. E' il caso di Sebastiano Nocchi, giocatore del Cannara nel Regionale di A1, che è stato squalificato per nove turni “perché al 38' del secondo tempo, ritenendo che un avversario stesse simulando, lo aggrediva ponendogli le mani sul viso e spingendolo così da farlo cadere per terra. Ricevuto il cartellino rosso spintonava in maniera irriguardosa l'arbitro senza procurargli dolore ed accompagnando detta condotta con frasi irriguardose e minacciose”. ARBITRO SCORTATO In A2, invece, ammenda di 400 euro al Colombella Perugia Nord “perché per buona parte della partita il pubblico di casa teneva condotta gravemente ostile nei confronti dell'arbitro con ripetuti insulti e minacce. Al contempo alcuni facinorosi agitavano la rete di recinzione creando una situazione di tensione e pericolo, tanto che il direttore di gara era costretto a chiedere l'intervento dei carabinieri i quali al termine della partita lo scortavano fino all'autovettura”. PRIMA CATEGORIA Ammenda di 350 euro al Santa Sabina “per comportamento offensivo e minaccioso del pubblico nei confronti dell'arbitro. Durante l'intervallo persona, presente indebitamente nel recinto spogliatoi, rivolgeva minacce nei confronti dell'arbitro, ma veniva prontamente allontanato. Al termine della gara, mentre l'arbitro abbandonava l'impianto di gioco alcuni sostenitori reiteravano offese e minacce nei suoi confronti tanto da costringere l'arbitro a farsi accompagnare da un dirigente lontano dai citati facinorosi”. Tommaso Ricci