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Corbier scalpita: "Pronto per il Gubbio. Il mio sogno? Giocare nel Psg"

Roberto Minelli
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Ha tre sogni nel cassetto: giocare a livello europeo con il Paris Saint-Germain (“Abito a Parigi, è la mia città”), e nella Serie A italiana nel Brescia oppure nel Napoli (“Sono due club che mi piacciono da matti”). Per ora, Amadou Tidjane Corbier, classe 1999, esterno destro che può giocare sia in difesa come quarto nel 4-3-3, terzo di centrocampo o addirittura esterno alto si è dovuto accontentare delle categorie minori, ed è riuscito solamente ad assaggiare un po' di calcio professionistico. Da qualche giorno, insieme al suo inseparabile amico Dudù, è a Gubbio. Ha incontrato e conosciuto il presidente Notari e, secondo i bene informati, sarebbe sul punto di firmare un contratto con il Gubbio. “Sarei felicissimo di indossare i colori rossoblù - dice mentre aspetta la chiamata buona dal diesse Giammarioli - anche perché per me è un onore e giocare in Serie C, il primo passo per cercare di far vedere a tutti chi sono, quello che valgo”. La Serie D non fa più per lui. “Sono stato in grandi piazze del sud come Taranto, Andria e Brindisi, poi a Savona. Ma giocare tra i dilettanti non è il massimo per me. Sento che posso fare tanto di più. Magari potrei sembrare anche un po' troppo ambizioso. In realtà quando mi alleno ho la chiara percezione che i miei genitori e madre natura mi hanno qualche cosa in più nelle gambe, nel cervello e nel cuore. Sono ancora giovane e voglio cogliere al volo un'occasione per far vedere quello che valgo. Per questo la chiamata del direttore Giammarioli mi ha fatto un enorme piacere e, ripeto, sarei felice e orgoglioso di poter giocare con il Gubbio”. "Qual è il mio calciatore ideale? Il più forte nel ruolo nel mondo è sicuramente Dani Alves. Ma lui è un marziano”.