
Centro Boeri, chiesto il rinvio a giudizio per l'archistar e il sindaco

La Procura di Spoleto ha chiesto il rinvio a giudizio per il sindaco di Norcia Nicola Alemanno e per l'archistar Stefano Boeri. La vicenda è quella legata all'indagine al centro polivalente inaugurato nel giugno 2017 e sequestrato nel marzo scorso. Il fasciolo approderà mercoledì 7 novembre davanti al gup Federica Fortunati che dovrà decidere se mandare a processo i due indagati. Ad Alemanno e all'archietto Boeri viene contestato a vario titolo l'abuso edilizio, la violazione di una serie di vincoli ambientali e paesaggisti. Per il sindaco di Norcia si ipotizza anche la falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici. L'opera venne autorizzata con ordinanza del sindaco attraverso le deroghe previste per l'emergenza, mentre per la procura avrebbe dovuto seguire l'iter ordinario. Negli atti del fascicolo il pm Patrizia Mattei si fa riferimento anche alla questione della temporaneità della struttura, attestata nell'ordinanza sindacale mentre secondo la magistratura sia nel testo dello schema di convenzione stipulato dal sindaco col comitato donatore, sia nella delibera di giunta, che approvava la convenzione, l'opera veniva qualificata come struttura permanente polivalente. Nella richiesta di rinvio a giudizio sono state individuate anche le parti offese: Parco dei Sibillini, Comune di Norcia e Regione (da capire se si costituiranno parti civili). Il sindaco Alemanno sono gli avvocati Massimo Marcucci e Luisa Di Curzio mentre Boeri dagli avvocati del foro di Milano Francesco Arata e Carlo Cerami.