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Cinema, Favino: "Non riesco a fare un film ed abbandonarlo al suo destino"

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Pierfrancesco Favino a I Lunatici su Rai Radio2 ha parlato del suo film "L'ultima notte di Amore" diretto da Andrea Di Stefano e presentato al Festival Internazionale del Cinema di Berlino:"Sono felice di quello che sta accadendo attorno a questo film, ne abbiamo bisogno, è girato in pellicola, con inseguimenti di macchine vere, elicotteri e non droni, la gente sta andando in sala, è bello che le persone abbiano ancora gusto per questo tipo di lavoro.

 

Ai film che faccio ci tengo, non riesco a fare un film e ad abbandonarlo al suo destino, soprattutto in un momento come questo, riuscire a creare attenzione attorno a un film che esce, soprattutto perché pensi che merita di esser visto, è più complicato di prima. Io credo che un certo tipo di cinema debba passare ancora dalla sala". L’attore ha risposto alle domande degli ascoltatori. Tra i tanti c'è chi ha chiesto: "Hai rinunciato a qualcosa per fare l’attore nella vita?".  "Questo è un mestiere meraviglioso - risposto Favino -, ma come tanti lavori ti chiede di rinunciare a qualcosa. Stabilità, continuità negli affetti, la possibilità di essere costantemente vicino alle persone a cui tieni.

 

Questo mestiere ti porta a stare spesso da solo, ed è una cosa che devi imparare a fare. Lungi da me dire che questa è una vita deprimente, sarei un cretino e un ingrato. Però come tanti mestieri ti chiede qualche cosa in cambio. Faccio il mestiere che volevo fare da bambino, non salvo vite umane, sono sempre stato felice di fare quello che avevo sempre sognato di fare".