
Report, stasera in tv lunedì 23 gennaio su Rai 3: l'arresto di Messina Denaro e le crociere di lusso

Stasera in tv lunedì 3 gennaio su Rai 3 torna alle 21.20 l'appuntamento con Report trasmissione d'inchiesta condotta da Sigfrido Ranucci. Ampio spazio sarà dato alla vicenda dell'arresto del boss mafioso Matteo Messina Denaro,. La trasmissione si occuperà anche dell'impatto ambientale delle crociere di lusso. Vediamo nei dettagli il programma della serata. Indagando su alcuni illeciti commessi da funzionari del Consiglio Nazionale delle Ricerche, nel 2017 Report aveva raccolto testimonianze e registrazioni audio secondo cui la sede del Cnr di Capo Granitola avrebbe ospitato Matteo Messina Denaro durante la latitanza. Report aveva inoltre scoperto un contratto di affitto del Cnr per un immobile nella frazione marina, le cui finalità non sono mai state chiarite. Secondo le visure, i reporter della trasmissione avevano scoperto che il fratello del proprietario è il noto medico massone di Castelvetrano Claudio Renato Germilli, che aveva avuto rapporti societari con uomini di mafia come Giovanni Risalvato e Lorenzo Catalanotto, ma soprattutto era stato socio proprio di Errico Risalvato, l’uomo che si è poi scoperto possedere il covo-bunker del boss.
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"I misteri secondo Matteo" saranno ricostruiti nella puntata in onda lunedì 23 gennaio alle 21.20 su Rai 3 e Rai Italia, con nuove rivelazioni e testimonianze, la lunga latitanza di Matteo Messina Denaro, le tracce che portano alle coperture eccellenti di cui avrebbe usufruito, le trame che lasciano intravedere un coinvolgimento di appartenenti a logge massoniche, e le responsabilità istituzionali. L'inchiesta è firmata da Paolo Mondani, Giorgio Mottola, Walter Molino, Danilo Procaccianti, Cataldo Ciccolella e Giulio Valesini, con la collaborazione di Norma Ferrara, Federico Marconi e Roberto Persia.
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Seconda parte del programma sarà dedicata a "Gli oligarchi del mare", di Luca Chianca con la collaborazione di Alessia Marzi con focus alle attività di MSC, e soprattutto sull'impatto ambientale delle famose crociere extra-lusso.
MSC è la prima compagnia del settore marittimo al mondo con il cuore in Italia ma il portafoglio in Svizzera, dove ha sede la sua Holding. Il fondatore del gruppo è Gianluigi Aponte, nato a Sorrento nel 1940, in una famiglia che già all'inizio del '900 gestiva piccole imbarcazioni per il trasporto nel Golfo di Napoli. Vanta decine di navi che solcano i mari più belli del mondo. Ma qual è l'impatto ambientale di queste navi?
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In media su una nave da 5 mila persone, ogni settimana si consumano 30mila uova, 7 tonnellate di farina, 300 kg di caffè, mezza tonnellata di spaghetti, una tonnellata di petti di pollo, 5 tonnellate di patate, 7000 litri di latte. Il settore costituisce solo il 3% del trasporto navale, ma produce un quarto dei suoi rifiuti ed è estremamente impattante dal punto di vista ambientale e anche climatico. Nonostante sia una delle più grandi società al mondo nel trasporto marittimo, MSC ha una struttura finanziaria a dir poco opaca ma una forza contrattuale e un'influenza enorme perché il vero business di Msc è il trasporto delle merci in giro per il mondo. Per la gestione dei moli parla costantemente con le autorità portuali di mezza Italia, entrando da protagonista nella partita del porto di Genova, dove si deve costruire la nuova diga foranea, per consentire l'ingresso di navi sempre più grandi che hanno una portata di oltre 20 mila container, una lunghezza di circa 400 metri.