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Carlotta Proietti: il teatro, la musica e la commovente dedica al padre Gigi

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Una cosa è certa, porta un cognome molto pesante: Proietti. Lei è Carlotta (41 anni) la figlia dell'immenso Gigi. Oggi martedì 6 dicembre, sarà su Rai 1, ospite di Serena Bortone a Oggi è un altro giorno. Parlerà del suo spettacolo teatrale, un'edizione molto particolare di Pippi Calzelunge. Ma ovviamente non solo. Un'intervista che si annuncia molto interessante, visto che è sempre estremamente riservata. La mamma è Sagitta Alter. Sembra che lei e Gigi Proietti si innamorarono ballando l'Alligalli, un amore forte, visto che sono stati insieme per tutta la vita. Carlotta ha una sorella, Susanna, 42 anni, scenografa e costumista. Attrice ma anche musicista, in una vecchia intervista, parlando del padre Carlotta disse "sicuramente mi ha trasmesso la grande curiosità che suscita questo mondo. Ricordo di aver sempre cantato, fin da piccola. Solo qualche anno fa ho deciso di prendere seriamente questo piacere e cercare di farne un mestiere. Così ho iniziato a suonare nei locali, e a scrivere". Amante della poesia, suona il pianoforte e ama profondamente la sua città, Roma. Forse nell'intervista di oggi svelerà particolari della sua vita privata di cui è particolarmente riservata. Quest'anno in occasione del secondo anniversario della morte del padre, ha pubblicato un commovente post su Instagra: "Due anni. Non dare retta, non è vero che dopo un po’ fa meno male. Sarà la parte pubblica che mi ha risucchiato l’anima, sarà che più il tempo passa più mi manchi, mi manca ogni cosa. E ho paura che il tempo mi porti via dei pezzetti, che il mio cervello rimuova in automatico, per proteggermi. Allora ogni tanto ripasso, chiudo gli occhi per sentire la tua voce. E non è quella che conoscono tutti, ma quella che avevi con me, quella che si addolciva al telefono quando riconoscevi la mia. L’altra sera ero in scena, guardavo il nostro amato finto Globe, di spalle al pubblico. Ho chiuso gli occhi, immaginando di essere ancora in quello vero, e tu eri lì, con noi. A gioire per un applauso, a sudare, a ridere, a cantare. Grazie. Com’è difficile stare in questo gioco, e com’è struggentemente bello. Ti voglio bene e mi manchi, più che mai".