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Enrico Mentana, chi è il giornalista senza patente: "In auto ci si arrabbia". Tutte le donne avute: ora la compagna è Francesca Fagnani. I figli e il tifo per l'Inter

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Con le elezioni politiche di domenica 25 settembre tornano anche gli speciali televisivi dedicati all'analisi del voto. E tra i giornalisti che si dedicano a questi approfondimenti, uno dei più seguiti è Enrico Mentana, con le sue maratone su La7 che tengono incollati alla tv milioni di italiani. La #maratonaMentana, infatti, torna ricorrente con hashtag specifico anche sui social da anni: il giornalista, infatti, ha seguito le elezioni presidenziali statunitensi del 2012, 2016 e 2020, le elezioni politiche italiane del 2013 e 2018, le Elezioni europee del 2014 e 2019 e l'elezione del Presidente della Repubblica 2022, oltre ad andare in onda con edizioni speciali in occasione di attentati terroristici, manifestazioni e avvenimenti politici di particolare importanza.

 

 

Nato a Milano il 15 gennaio 1955, Mentana fonda il Tg5 nel gennaio del 1992, pochi mesi dopo il suo arrivo in Mediaset, assieme a Lamberto Sposini, Clemente J. Mimun, Emilio Carelli, Cesara Buonamici e Cristina Parodi. In precedenza aveva lavorato in Rai mentre dopo il divorzio con Fininvest è passato alla direzione del Tg La7. Di recente ha creato anche un sito internet, Open, la cui redazione è composta da 25 giovani giornalisti. Lato vita privata, Mentana è fidanzato proprio con una giornalista, Francesca Fagnani, volto tra l'altro di Belve su Rai 2, con cui è accompagnato dal 2013. In passato è stato legato con Fulvia Di Giulio, con cui ha avuto un figlio, Stefano, nato nel 1987. Poi, nel 1992, dalla relazione con Letizia Lorenzini Delmilani è nata Alice. Nel 2002 ha sposato l'ex Miss Italia 1987 Michela Rocco di Torrepadula, con la quale ha avuto due figli: Giulio, nato nel 2006, e Vittoria, nata nel 2007.

 

 

Mentana, grande tifoso interista, ha influenzato anche i figli nel seguire la squadra nerazzurra. "Sono riuscito a condizionarli tutti solo sul calcio", ha detto in una vecchia intervista al Corriere della Sera, a differenza della patente, perché dei due figli maggiorenni "uno ha la patente e l’altro no". Mentana, infatti, non ha il documento di guida. "Quando mi dicono tanto è facile per te che sei direttore, io replico che a 18 anni ero solo uno studente dell’ultimo anno del liceo classico con tutta la vita davanti". "Penso che soprattutto oggi non sia più così indispensabile, con i mezzi che ci sono, tra l’altro più veloci e abbordabili, dall’aereo in giù, rispetto a quando ero io un ventenne". Il giornalista non l'ha presa perché "vedevo che tutti si arrabbiavano in macchina e a me piace molto camminare. Mi piaceva anche quando ero un ragazzo. Ora è troppo tardi e poi il traffico quotidiano è bestiale. Siamo la civiltà dell’automobile e, con rispetto per tutti i Marchionne del mondo, non dobbiamo mica avere un’auto per uno. Quella era l’emancipazione di un’altra Italia".