
Gigi Proietti, come è morto: "Il suo cuore non funzionava bene, operato due volte"

Stasera in tv - venerdì 19 agosto 2022 - un altro appuntamento con Cavalli di battaglia (Rai1 ore 21,25), spettacolo che trae origine dal vasto ed esilarante repertorio popolare, drammaturgico, canoro, mimico, poetico, parodistico, comico, umano, multiculturale di Gigi Proietti accompagnato da un'orchestra, un corpo di ballo e da grandi ospiti del panorama artistico italiano che insieme a lui si esibiranno nei "cavalli di battaglia" del proprio repertorio. Una puntata figlia del successo della prima, andata in onda lo scorso venerdì, e capace di incollare in piena estate 1 milione 297mila spettatori (share del 12%). La seconda puntata vedrà come ospiti artisti del calibro di Renzo Arbore, Enrico Brignano, Bianca Guaccero, Max Tortora, Neri Marcorè, Lillo e Greg.
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Gigi Proietti - artista che ha spaziato dal teatro al cinema, ma anche comico, doppiatore, conduttore e insegnante - è morto proprio nel giorno in cui ha compiuto 80 anni. Massimo esponente del teatro italiano (A me gli occhi please ha segnato un'epoca), al cinema Febbre da cavallo (1976) è diventata una pellicola cult con il passare degli anni, così come Il maresciallo Rocca nel mondo della fiction in tv (dal 1996 al 2005). Tifosissimo della Roma, era molto riservato sulla sua vita privata. Nel 1962 ha conosciuto Sagitta Alter - guida turistica svedese - e i due non si sono mai più lasciati senza però convolare a nozze.
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Proietti è morto a seguito di un arresto cardiaco nella clinica romana Villa Margherita, dove era ricoverato da alcuni giorni a seguito di un aggravamento delle sue condizioni di salute dovute a una grave cardiopatia. Le ultime ore della sua vita le ha raccontate il medico Fabrizio Lucherini all'Adnkronos: "Quando gli ho fatto la tac, pochi giorni fa, ironizzava sulle sue condizioni: 'Come vado? Je la faccio?'. Non l'ho mai percepito ansioso e preoccupato. Era lui, è sempre stato lui". Le condizioni di salute del Maestro non erano delle migliori: "Da anni era un cardiopatico grave. Anche diversi anni fa, per motivi analoghi, aveva avuto un ricovero". Dagospia aveva poi aggiunto alcuni particolari: "Proietti era stato operato all'aorta. Un'operazione un tempo molto complicata ma che ormai è diventata quasi di routine. Resta però un fattore di rischio, e non tutte le operazioni riescono. La sua purtroppo non è riuscita. È stato operato per la seconda volta. E non ce l'ha fatta" scriveva il sito. Il dottor Fabrizio Lucherini era molto chiaro nella sua spiegazione all'Adnkronos: "Il problema di un cuore che non funziona bene crea uno scompenso su tutto il resto, dando il via a patologie multiorgano. Negli ultimi giorni si è aggravato moltissimo. Gli ho fatto la tac che era ancora lucido, ma c'erano davvero troppe complicanze".