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Festival di Venezia, Leone d'Oro a Benigni: le commoventi parole d'amore alla moglie

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Al via, dopo un anno di stop, la 78esima Mostra del Cinema di Venezia, che durerà fino all’11 settembre. Per l’occasione, ad assistere alla cerimonia d’apertura, anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accolto da un lungo applauso e da una standing ovation, e il ministro dei beni culturali Dario Franceschini. Ma gli occhi erano tutti puntati su Roberto Benigni, insignito del Leone d’oro alla Carriera. Ritirando il riconoscimento, il regista si è esibito in un lungo 'show' di ringraziamento. In cui in primis ha scherzosamente 'incalzato' Mattarella ad accettare un prolungamento del proprio settennato: "Io il presidente Sergio Mattarella me lo vorrei baciare e abbracciare per quanto gli voglio bene, non sapete la soddisfazione di essere suo contemporaneo. Presidente, rimanga ancora con noi, deve rimanere qualche anno in più. Almeno fino alla prossima mostra o ai mondiali in Qatar, che lei porta bene".

 

 

Poi, dopo una lunga serie di ringraziamenti, Benigni ha rivolto un discorso speciale alla moglie Nicoletta Braschi, seduta in platea: "Un pensiero alla mia attrice prediletta, alla quale non posso nemmeno dedicare questo premio perchè è suo: è tuo, ti appartiene. Abbiamo fatto tutto insieme per 40 anni. Io conosco solo una maniera per misurare il tempo: con te o senza di te. Ce lo possiamo dividere questo premio: io prendo la coda, il resto è tuo. Le ali, soprattutto, perchè se qualcosa ha preso il volo è grazie a te". Benigni ha anche parlato del loro amore: "A prima vista, anzi a ultima vista. O meglio, a eterna vista".

 

 

Durante la prima giornata del Festival, al centro la speranza per il futuro del cinema, dopo un anno e mezzo difficilissimo in cui a dettare i tempi è stata la pandemia. "Ho la sensazione e l’impressione che tutti siano disposti a tornare, pronti a ricominciare, pronti a far uscire i film che sono rimasti sugli scaffali per due anni", ha detto il direttore del festival Alberto Barbera. "E la speranza è che il pubblico torni al cinema, che è il modo migliore per guardare un film", ha aggiunto. A presiedere la giuria è Bong Joon Ho, regista premio Oscar per ’Parasite'.  In conferenza stampa, il coreano ha voluto porre l’attenzione sul fatto che "i registi hanno vissuto un periodo molto difficile l’anno scorso. Ma non credo che la storia del cinema possa essere fermata così facilmente. Quindi il Covid passerà e il cinema continuerà". Bong Joon Ho e i colleghi di giuria dovranno scegliere il vincitore di quest’anno della Mostra. Fra i film e registi più attesi in competizione ci sono Paolo Sorrentino con ’La mano di Dio', Paul Schrader con ’The card counter’, Pedro Almodovar con ’Madres Paralelas’, Maggie Gyllenhaal con ’The Lost Daughter’ e Jane Campion con ’The power of dog’. Sono 21 in tutto i film in competizione.