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J-Ax, la vita cambiata dopo la guarigione dal Covid: "Ero ateo, ora credo in Dio ma non nelle religioni"

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J-Ax a ruota libera in una lunga intervista concessa a Paolo Giordano su Il Giornale. "Prima sui No Vax dicevo: sediamoci e parliamone. Ora questa pazienza non ce l’ho più, dopo aver avuto un Covid pesante ho sviluppato un disprezzo profondo per loro", ha dichiarato il rapper, che ha quindi rivelato come sia nato Surreale, il disco che avrebbe dovuto essere una riedizione del precedente ReAle ma poi è diventato altro.

 

 

"Io sono un cantautore perché canto ciò che scrivo senza filtri - ha proseguito ancora J-Ax -. Il lockdown mi ha dato la possibilità di fare tutto con più calma. Con il Covid in famiglia ho vissuto due o tre settimane paurose che mi hanno fatto scrivere versi come 'ma tu come rispondi quando poi lui ti guarda con le lacrime agli occhi e dice voglio la mamma'", ha raccontato spiegando l’origine del brano Voglio la mamma. Poi la rivelazione: "Ero ateo ma pregavo che Dio ci salvasse e proteggesse nostro figlio. Ora credo in Dio ma non nelle religioni. Ho perso 8 kg, dicevo il Padre Nostro, l’Angelo di Dio, l’Ave Maria come mi hanno insegnato da bambino", ha confidato.

 

 

Il suo brano preferito dell’album è I film di Truffaut. "Ad oggi è il preferito della mia carriera", ha sottolineato. J-Ax poi si è soffermato sul presunto poco coraggio di tanti colleghi nell’esperimento le proprie opinioni: "Hanno tutti paura di perdere consensi - ha osservato -. Però bisogna anche pensare che spesso sui social si viene condizionati dalla cosiddetta minoranza rumorosa, come i No Vax. Esiste comunque una maggioranza silenziosa che spesso non si considera". E circa il suo futuro sul palco, ha affermato netto: "Non salirò sul palco finché non saremo tutti in sicurezza". Di fatto prendendo le distanze dal gesto di Salmo con il concerto improvvisato a Olbia.