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Stasera in tv, 21 aprile, Atlantide speciale La battaglia dei vaccini su La7. Gli ospiti di Andrea Purgatori

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Stasera in tv, oggi mercoledì 21 aprile 2021, torna l’appuntamento con l’approfondimento scientifico e culturale di Atlantide – Storie di Uomini e di Mondi. Alle ore 21.15 su La7 andrà infatti in onda lo speciale "La battaglia dei vaccini" dedicato da Andrea Purgatori all’unica vera arma che l’umanità ha in possesso per vincere la guerra contro il Covid. Purgatori ne parlerà con i suoi ospiti in studio e con l’aiuto di servizi e documentari. Al centro della puntata le ultime notizie di tipo medico sui vaccini, dalla loro efficacia alla tanto discussa sicurezza, ma anche un focus sul silente conflitto geopolitico che le grandi potenze mondiali stanno combattendo con la cosiddetta “diplomazia dei vaccini”.

 

Diversi gli ospiti in studio che animeranno il dibattito della serata. Ecco gli ospiti che parteciperanno stasera allo speciale: la giornalista Rula Jebreal, gli scienziati Guido Silvestri Silvio Garattini, il presidente di Medici senza frontiere Christos Christou. In studio ci sarà anche Mauro Biani che preparerà live una vignetta dedicata al tema della trasmissione.

 

 

Quei vaccini che dovrebbero salvare il mondo col passar dei mesi si stanno trasformando in un monopolio e in alcuni casi anche in un’arma di ricatto nei confronti dei Paesi più poveri, che non hanno risorse né tecnologie per procedere in maniera indipendente nell’immunizzazione della propria popolazione. La soluzione potrebbe essere una liberalizzazione delle licenze che consentirebbe di produrre miliardi di dosi per tutti, ma questa è una pista che Big Pharma e le grandi potenze non vogliono battere per questioni esclusivamente economiche. Precludere i vaccini alle parte povera del Pianeta sarebbe però una scelta miope e autolesionista per tutti. Senza un’immunizzazione mondiale, infatti, difficilmente ci libereremo del rischio mortale del virus e delle sue terribili varianti che stanno falcidiando la popolazione di paesi come il Brasile, l’India, la Cambogia. E che inevitabilmente – prima o dopo – arriveranno anche nei Paesi ricchi del mondo.