
Boston caccia all'uomo, il film su Rai 2 è una storia vera. Ma la condanna a morte di Tsarnaev è stata annullata

E' una storia vera quella che stasera in tv, 30 novembre, racconta il film Boston caccia all'uomo, Rai 2 inizio 21.20. Ricostruisce quello che accadde il 15 aprile 2013 quando durante la maratona annuale di Boston tre persone rimasero uccise in un attentato. I feriti furono oltre duecento. Due ordigni furono piazzati nei pressi del traguardo, in Boylston Street. Erano pentole a pressione di sei litri, piene di esplosivo, pezzi di ferro, sfere metalliche e chiodi. Contenute in borse nere da viaggio. Scoppiarono a circa 170 metri una dall'altra con un intervallo di dodici secondi. I vincitori della gara avevano già tagliato il traguardo, non gli amatori.
La drammatica maratona di Boston del 2013: due bombe e tre morti
Morirono due statunitensi e una cinese. Il 19 aprile l'Fbi individuò due persone sospettate dell'attentato: Dzhokhar Tsarnaev e suo fratello Tamerlan, entrambi ceceni. I due nello stesso giorno prima uccisero la guardia giurata di un campus, poi rubarono un suv e alla fine ebbero uno scontro a fuoco con le forze dell'ordine. Uno dei due morì, Tamerlan, l'altro venne arrestato qualche ora dopo. Dzhokhar Tsarnaev, allora 21 anni, musulmano di origini cecene. In seguito fu condannato alla pena di morte da una giuria popolare, ma il 31 luglio 2020 i giudici hanno annullato la sentenza sostenendo che due dei dodici giurati che avevano comminato la pena erano prevenuti. Un nuovo processo dovrà decidere se deve vivere o morire.