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Gigi Proietti, oltre mezzo secolo tra teatro, tv e cinema: una carriera da numero uno | Video

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Gigi Proietti, morto all'età di ottant'anni, nel giorno del suo compleanno, era nato a Roma. Amato dal pubblico per le sue grandi doti di affabulatore e trasformista, unanimemente considerato tra i principali esponenti della lunga storia del teatro italiano. Ma è stato anche attore di cinema e tv, cabarettista, doppiatore, conduttore televisivo, cantante, direttore artistico, regista. Un grande professionista destinato ad entrare nella storia a fianco dei numeri uno.

Esordio nel 1963, poi pian piano ha calcato tutti i teatri italiani, ma come sempre accade il grande pubblico l'ha conosciuto grazie alla televisione, tra la fine degli anni Sessanta e l'inizio dei Settanta. Protagonista di una serie di spettacoli di successo come Sabato sera dalle nove alle dieci, Fatti e fattacci, Fantastico e Io a modo mio. E poi il cinema. La consacrazione avviene nel 1976 con il celebre Febbre da cavallo, nel ruolo dell'incallito scommettitore Mandrake, diventato film di culto. Fino al sodalizio con i fratelli Carlo ed Enrico Vanzina.

A partire dagli anni Novanta, Proietti è stato protagonista di svariate serie televisive di successo, prima fra tutte la serie Rai Il maresciallo Rocca iniziata nel 1996. Sempre per la tv di Stato ha ricoperto il ruolo di San Filippo Neri nella miniserie Preferisco il Paradiso, il cardinale Romeo Colombo da Priverno in L'ultimo papa re, il misterioso generale Nicola Persico in Il signore della truffa, e lo stravagante giornalista Bruno Palmieri in Una pallottola nel cuore. Esperienze anche come cantante, facendo parte del gruppo musicale Trio Melody, insieme a Stefano Palatresi e Peppino di Capri, oltre che come poeta e scrittore. Nel 2017, a vent'anni dall'ultima esperienza, il ritorno in tv come protagonista del programma Cavalli di battaglia, tratto dall'omonima tournée celebrativa dei suoi 50 anni di carriera. L'Italia perde uno dei più grandi protagonisti del palcoscenico del Dopoguerra.