Todi Festival celebra i 25 anni dalla caduta del Muro e ricorda Beuys

Un muro divide in due in questi giorni, idealmente, piazza del Popolo per tutto il periodo del Todi Festival 2015: "Berlino: Il muro dei muri" di Valentina Palazzari, è in continuità con uno dei sottotesti del Festival, il collegamento tra Todi e la Germania, quest'anno nazione ospite. Un muro fisico fatto di cubi di acciaio cavi e riflettenti, che permettono di esperire il senso dell' ingombro e della divisione forzata e non necessaria. Un opera che trova ispirazione nell' esperimento tristemente importato da tante nazioni divise da differenze etniche, religiose ed identitarie dopo il triste esempio di Berlino. Un omaggio all'opera di Beuys a cura di Damiano Kounellis è un altro evento che ha permesso l' approfondimento della cultura tedesca al pubblico tuderte,con interventi di Bruno Corà e Italo Tomassoni e contributi video dell'artista più celebre nella contemporaneità dell'arte ambientale e teosofica, che gli è valso l'attribuzione di sciamano dell' arte. Approfittando del centenario il critico d'arte Italo Tomassoni ha parlato del confronto Burri e Beuys culminato nell'incontro del 3 aprile 1980 nella Rocca Paolina di  Perugia, trasformato da possibile dialogo a monologo, data la ben nota ritrosità dell'artista tifernate. Bruno Corà, presidente della Fondazione Burri, oltre ad un quadro generale dell'arte di Beuys ed al suo rapporto con l'Italia, ha raccontato divertenti esperienze che lo hanno riguardato sulla metodologia di lavoro e la creazione dell'artista tedesco. Infine nella Chiesa di San Benedetto, dopo l'inaugurazione del 21 agosto, aperta la mostra "Feeling with Todi" a cura di Nicola De Alexandris, una bella esposizione collettiva di generi misti, con nomi interessanti della scena contemporanea, come Nino Caruso, Marino Ficola, Patricia Ann Williams, e opere di artisti che hanno avuto o hanno un rapporto preferenziale con la città di Todi.