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I Punkreas celebrano 25 anni di musica in concerto all'Urban

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Giovanni Dozzini
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Venticinque anni fa era appena caduto il Muro di Berlino. Finiva il mondo per come molti di noi lo avevano conosciuto fino ad allora, le due Germanie presto sarebbero diventate una sola, ma quella dell'Ovest avrebbe ancora fatto in tempo, da lì a pochi mesi, a vincere il suo terzo Campionato del mondo di calcio in una calda estate italiana. E il punk era morto da un pezzo. Non per tutti, però. A San Lorenzo di Parabiagio, una manciata di chilometri da Milano, c'era una band. Stava insieme già da un po', e stava lavorando a un primo demo che l'avrebbe catapultata in una nuova dimensione, quella in cui la musica può somigliare da vicino a una specie di lavoro. Loro si chiamavano Punkreas, e il demo sarebbe uscito a dicembre col titolo di Isterico. Oggi, un quarto di secolo più tardi, i Punkreas sono ancora al loro posto. Macinano musica e chilometri, anche se nel tempo hanno pezzo qualche pezzo per strada. L'ultimo, roba dei mesi scorsi, il chitarrista Fabrizio “Flaco” Castelli. Impegnati nel Paranoia domestica tour, Cippa e compagni sabato sbarcheranno anche all'Urban di Sant'Andrea delle Fratte. Punk, ska, vecchie vibrazioni e vecchi sudori. Gli altri live del weekend. Venerdì 27 al Marla tocca ad Adriano Bono, storico leader dei Radici nel cemento, mentre il palco dell'Urban, per il Friday I'm in Rock, sarà calcato dai Don Turbolento. Quindi notte elettronica al Rework, notte pesante al csoa ex Mattatoio di Ponte San Giovanni, notte di jazz al Ricomincio da Tre di San Mariano di Corciano con il quartetto newyorkese di Wayne Escoffery.  Sabato. Detto dei Punkreas, le alternative non mancano. Al Free Ride di via della Viola, per esempio, doppio set aretino: Amouth e Kaleidoscopic. Al Bar Chupito c'è il Rondine, al Rework il Belli come il soul Funeral party, all'Afterlife di Balanzano serata anni Ottanta.