
Patty Pravo, tutto esaurito per il concerto al Centro multimediale

Tre. Due. Uno. Si decolla. Destinazione luna. L'astronave è di quelle strane. Il Centro multimediale di Terni. Spazio che nei decenni è passato dall'ospitare le Officine Bosco, a dare vita ad alcuni frammenti de “La vita è bella”, il film che fece urlare Sophia Loren e schizzare Roberto Benigni sugli schienali delle poltroncine rosse. Per correre verso l'Oscar. Nessun posto libero sull'astronave. Martedì sono stati bruciati anche gli ultimissimi tagliandi. Sold out. Viaggio di sola andata. Perché quando ai comandi c'è lei, la donna della Pazza Idea, ogni volo è come un sogno irripetibile. La Diva. La ragazza del Piper. L'artista che ha stregato tutti i grandi della musica italiana, fino alla rockstar per eccellenza, quel Vasco Rossi che le ha “regalato” pezzi da favola, l'ultimo dei quali proprio “La luna” da cui prende il nome il tour. Quella di Terni (terzo appuntamento del Not Official San Valentino organizzato da Tommy Moroni), è l'ultima tappa di un tour che l'ha portata in giro per l'intero Paese e non solo. Ovunque tutto esaurito e standing ovation. Ovunque viaggi irripetibili. Ovunque applausi. Giovedì si presenterà accompagnata da un trio. Compagni del viaggio spaziale, Roberto Procaccini (pianoforte, tastiere, programmazioni), Nicola Costa (chitarra elettrica e acustica) e Gabriele Bolognesi (chitarra acustica, fiati, percussioni). Loro e l'inconfondibile voce “della pilota” Patty Pravo, faranno rivivere per la milionesima volta capolavori come “La bambola”, “Pensiero stupendo”, “Pazza idea”, “E dimmi che non vuoi morire”. E tanti altri veri e propri pezzi di storia della musica italiana. Ad applaudirla un teatro pieno. Posti in piedi compresi. Quando una storia dura da cinquant'anni, ha lo stesso potere di un amore appena sbocciato: ti fulmina ad ogni sguardo, ti fa naufragare nella bellezza di un sorriso, ti rapisce con la forza dell'ironia. Per i suoi fan lei è tutto questo. Da sempre. Ormai da mezzo secolo. Oggi come ieri. Come se invece di apparire nel 1966 dal sogno del Piper, fosse sbucata dal niente appena un mese fa: “...un'esplosione crescente di fantastica luce blu”.