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Un premio alla memoria per il "Tigre" Ceccarini

La premiazione del Tartufo d'oro al Perugia dei miracoli (da sinistra: Ramaccioni, Castagner,il sindaco di Sant'Angelo in Vado, D'Attoma e Ceccarini)

Roberto Minelli
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Un premio alla memoria per Antonio Ceccarini, uno dei protagonisti del Perugia dei miracoli, scomparso lo scorso agosto. Si tratta del “Tartufo d'Oro”, massimo riconoscimento che il Comune di Sant'Angelo in Vado, paese natale del popolare "Tigre", attribuisce ogni anno a personaggi del mondo dell'imprenditoria, della cultura, della politica, dello sport e dello spettacolo nell'ambito della Mostra del Tartufo Bianco Pregiato giunta questa'anno alla 52esima edizione. La consegna del premio avverrà domenica 25 ottobre nel salone delle cerimonie del municipio della cittadina conosciuta in tutto il mondo per la produzione del prezioso tubero. A ritirare l'ambito riconoscimento la moglie Grazia ed i due figli dell'ex calciatore ed imprenditore nel settore tessile, Matteo e Gaia. Nel tempo Ceccarini aveva contribuito alla crescita del premio, che venne attribuito anche all'intera rosa del Perugia nel 1979 per la conquista del record dell'imbattibilità. Gianni Antonini, grande amico di Ceccarini e allenatore di calcio dilettanti, con esperienze alla guida di squadre marchigiane e umbre (due stagioni al Bastia in Serie D, presidente Mencarelli), memoria storica del premio, ricorda anche l'edizione del 2000 quando venne premiato il radiocronista Sandro Ciotti. A ricevere il “Tartufo d'Oro” in questa 37esima edizione anche il compositore e produttore discografico Mogol e l'attrice Barbara De Rossi. Nel 2012 ad essere premiato fu Brunello Cucinelli, che ritirò il premio con al suo fianco proprio Ceccarini ed altri dirigenti e amici del Castel Rigone.