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Grifo, si torna al 3-5-2: Lanzafame mezzala, Fabinho davanti

Domenico Cantarini
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Serrare i ranghi, stringere i denti, mordere le caviglie degli avversari e fare punti. Quando si lotta per la salvezza l'estetica deve forzatamente lasciar spazio alla concretezza e per il Grifo, con un'elastica classifica che dopo l'inizio al rallenty del girone di ritorno tira verso il basso, è arrivato il momento di mettere da parte lo spregiudicato 4-3-3 e tornare alle origini tattiche stagionali. Venerdì sera al Curi, nell'anticipo contro il Modena, Andrea Camplone è pronto a riequilibrare il suo Perugia con la linea difensiva e tre e un folto centrocampo per non cadere nella trappola che sta certamente preparando l'ex Novellino. Rendimento a confronto I numeri non sempre dicono tutto ma certamente dicono molto. Il Grifo ha iniziato la stagione con il 3-5-2, il modulo promozione, ha messo insieme punti e buon calcio, al netto di una fase di emergenza piena che ha portato anche a due gare giocate con il 3-4-3. Nella seconda parte del girone d'andata sono arrivate la ‘pareggite', le difficoltà nel trovare sbocchi verticali e il Perugia orizzontale e prevedibile che ha mostrato il suo lato più abulico nello 0-0 interno con il Latina del 6 dicembre. E allora ecco la ‘medicina' 4-3-3, con i vari derivati del tridente, che ha portato nuova verve, almeno inizialmente, ma tanti gol al passivo e pochi punti. Fino alla disfatta di sabato scorso a Vicenza. A conti fatti, con il 3-5-2 il Perugia ha messo insieme 23 punti in 16 giornate (1,43 a partita di media), con il 4-3-3 i punti sono stati 6 in 6 partite. A questo si aggiungono le tre gare - con il Frosinone, a Lanciano (emergenza a centrocampo) e a Carpi (turnover) - in cui il Grifo ha raccolto un solo punto con il 3-4-3. Porte chiuse in extremis In questo momento di piena difficoltà e dopo il caos degli ultimi giorni, Camplone sembra intenzionato a ripartire dall'equilibrio. Torna in soffitta l'amato 4-3-3. Anche se il tecnico ha nascosto il suo Grifo. L'ultimo arrivato Amelia ha buone chance di partire subito titolare fra i pali. Probabilmente sarà proprio lui a decidere. In difesa, squalificato Comotto e con Mantovani (più Lo Porto) che lavora a parte, il trio sarà composto da Goldaniga, Giacomazzi e Hegazy. Sulle corsie Fazzi (Faraoni non è al top) e Crescenzi, in mediana la soluzione Lanzafame mezzala con Fossati e uno fra Verre (tornato in gruppo) e Rizzo. Verre potrebbe anche sistemarsi al posto di Lanzafame nel caso di spostamento in avanti dell'ex Juventus. Sembra poi arrivato il momento della panchina per Falcinelli, in avanti quindi dovrebbe essere Fabinho il partner di Ardemagni. Con gli stessi uomini, comunque, abbassando Crescenzi, allargando Goldaniga come terzino destro e avanzando Lanzafame, il Perugia può tornare comunque al 4-3-3 o all'albero di Natale. La linea difensiva a quattro biancorossa, però, ha incassato 11 gol in 6 partite e non ha mai chiuso senza reti al passivo. Con il 3-5-2 il Grifo ha subito 13 gol in 16 giornate ed è stato la seconda miglior difesa della B. Camplone riparte da qui.