
Covid, il report Iss del 20 maggio: in calo incidenza settimanale, Rt e occupazione terapie intensive

Il trend del Covid 19 in Italia continua la sua discesa. I nuovi casi diminuiscono giorno dopo giorno, gli ospedali vanno man mano svuotandosi e il Paese si prepara a vivere la terza estate consecutiva non in completa sicurezza ma quantomeno con maggiore tranquillità. Lo stato di emergenza è terminato e con esso è finito anche l'obbligo di indossare le mascherine in molti luoghi al chiuso. In quelli in cui l'obbligo è rimasto, invece, si dovrà attendere almeno fino a metà giugno. Ma i dati, in questo senso, sono incoraggianti. A confermarlo l'ultimo report sull'andamento della pandemia in Italia, pubblicato oggi, venerdì 20 maggio, dall'Iss, l'Istituto superiore di sanità.
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Secondo il report, scende l’incidenza settimanale a livello nazionale: 375 ogni 100.000 abitanti (13/05/2022 - 19/05/2022) contro i 458 ogni 100.000 abitanti della scorsa settimana. Nel periodo 27 Aprile – 10 maggio 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,89 (range 0,84–0,97), in diminuzione rispetto alla settimana precedente. L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è al di sotto della soglia epidemica e stabile rispetto alla settimana precedente: Rt 0,84 (0,81-0,87) al 10 maggio, contro l'Rt 0,84 (0,82-0,87) del 3 maggio. Il tasso di occupazione in terapia intensiva scende al 3,1% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 19 maggio) contro il 3,4% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 12 maggio). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende al 10,9% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 19 maggio) contro il 12,6% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 12 maggio).
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A livello territoriale, nessuna Regione o Provincia autonoma è a rischio Alto. Una Regione è classificata a rischio Moderato a causa di molteplici allerte di resilienze, mentre tutte le restanti Regioni e Province autonome sono classificate a rischio basso. Nove Regioni e Province autonome riportano almeno una singola allerta di resilienza. Una Regione riporta molteplici allerte di resilienza. La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è stabile (12% vs 13% la scorsa settimana). Aumenta leggermente la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (45% vs 43%), mentre è sostanzialmente stabile la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (43% vs 44%).
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