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Covid, allarme Ecdc: "Pandemia non è finita, Omicron potrebbe non essere ultima variante"

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La pandemia da Covid 19 non è finita. Anzi, la variante Omicron potrebbe anche non essere l'ultima. L'allarme arriva direttamente dall'Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. La direttrice Andrea Ammon, infatti, è intervenuta questa mattina ai microfoni di Rai Radio1, all'interno del programma Caffè Europa, mettendo in guardia i cittadini. "La pandemia non è finita - ha detto Ammon - E' probabile che questo Covid 19 rimanga con noi, e non è detto che Omicron sia l'ultima variante che vediamo. Se ci sarà un cambiamento di approccio nelle misure saranno i paesi a deciderlo. Attualmente vediamo un'enorme differenza tra le situazioni dei paesi in Europa".

 

 

Ammon fa quindi riferimento all'obbligo di mascherine: "Se si vuole raggiungere una riduzione della contagiosità bisogna mantenerle nei luoghi dove non c’è distanziamento, quindi al chiuso. Poi la mascherina secondo me non è una misura invasiva". In Italia, da ieri - venerdì 11 febbraio - è terminato l'obbligo di indossare le mascherine all'aperto se non ci sono situazioni di assembramento. Al chiuso, invece, al momento l'obbligo rimane fino al 31 marzo, ma non è escluso che venga prorogato. Gli esperti, infatti, sottolineano a gran voce che sarebbe "improponibile" eliminare questo dispositivo prima dell'estate. Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, ieri aveva spiegato che a suo avviso "abolire l'obbligo delle mascherine al chiuso in questo momento è improbabile. Attenzione agli eccessivi entusiasmi perché il virus ancora circola molto. La gradualità resta la parola d'ordine".

 

 

Tornando alla direttrice dell'Ecdc, Ammon ha dichiarato che in due anni di pandemia, gli uomini hanno imparato "molto, ma non direi che sappiamo già tutto su questo virus. Spesso ci ha sorpreso in questi 2 anni quindi dobbiamo stare molto attenti. Dobbiamo intensificare la sorveglianza e migliorare il sequenziamento per individuare le varianti del virus il prima possibile".