
Vacanze in Sardegna e Coronavirus: regole per l'imbarco e come accedere alle spiagge

La tendenza dell'estate 2020 - in Sardegna come in altre regioni italiane a spiccata vocazione turistica - è quella di imporre regole chiare. La causa principale è il Coronavirus, Ma non solo. Chi vuole trascorrere le vacanze in Sardegna - anche minori - deve registrarsi sul sito internet della Regione o sulla App Sardegna Sicura per fornire i propri dati regionali e le informazioni sul soggiorno sull'isola. Una volta effettuata la registrazione si accederà a un link per la compilazione della scheda sullo stato di salute da compilare 48 ore prima dell'imbarco in nave o in aereo, partecipando così a un'indagine epidemiologica e ottenendo una mail con un QR code da esibire. Al momento dell'imbarco è previsto il controllo della temperatura corporea: se dovesse risultare uguale o superiore a 37,5° il turista non potrà proseguire il viaggio. Questi dati saranno conservati per 14 giorni ai fini delle azioni di monitoraggio (articolo 5 dell'ordinanza regionale numero 27).
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Dicevamo non solo Coronavirus: C'è anche la volontà di preservare la bellezza di gioielli inestimabili sempre più presi d'assalto nei mesi estivi. Le circa 15 milioni di presenze turistiche dell'isola sono attratte prevalentemente dal mare e dalle coste incontaminate, così i Comuni hanno cominciato a imporre una stretta: numero chiuso, app per prenotare un posto al sole, spiagge plastic e smoke free, ticket d'accesso. Per esempio alla mitica spiaggia de La Pelosa, a Stintino, potranno entrare massimo 1.500 persone al giorno (su prenotazione) con ticket da 3,50 euro (dall'1 luglio al 30 settembre). Numero chiuso anche per le affascinanti spiagge nuoresi del Golfo di Orosei (Cala Goloritze, Cala Mariolu, Cala Biriola). A Chia - in provincia di Cagliari - è previsto il distanziamento tra l'epicentro degli ombrelloni di cinque metri e una distanza tra i lettini di 1,5 metri. Chi vorrà fare il bagno nel mare di fronte a Tuerredda, una delle perle del Sud Sardegna, dovrà prenotarsi tramite app o fare la fila: accesso per non più di 1.100 persone al giorno.