
Partito Democratico, Elly Schlein nuova segretaria: alle primarie battuto Stefano Bonaccini

Elly Schlein è la nuova segretaria nazionale del Partito Democratico. Nel giorno delle primarie vince a sorpresa la sfida con Stefano Bonaccini e succede a Enrico Letta. Silvia Roggiani, presidente della commissione del congresso, poco dopo le ore 23 di domenica 26 febbraio, ha comunicato che con l'80% dei seggi scrutinati "Schlein è al 53.80%, mentre Bonaccini al 46.20%". Poco dopo Bonaccini ha anticipato la proclamazione e concesso la vittoria alla sua avversaria: "Le faccio le congratulazioni. Da oggi ha una grande responsabilità: guidare il Pd. Io spero di non avere deluso. C'ho messo tutto quello che potevo con i miei pregi e i miei difetti, ma davvero vivetela come una grande giornata. E, da domani, tutti a dare una mano per il rilancio del Pd".
Schlein vince con il 51,4%, Bonaccini si ferma al 48,6%. Per le primarie del Pd in regione hanno votato in oltre 17mila
Poco dopo, alle 23.45 in punto, le prime dichiarazioni di Elly Schlein da segretaria del partito, visibilmente emozionata e sorridente: "Vi sono immensamente grata perché insieme abbiamo fatto una piccola grande rivoluzione. Anche stavolta non ci hanno visto arrivare. Il popolo democratico è vivo, c'è, pronto a rialzarsi e lavoreremo su questa fiducia. E' un mandato chiaro a cambiare. Il popolo ci chiede di cambiare metodi e volti. E' la maggiore responsabilità che abbiamo: non tradire mai questa fiducia. Abbiamo fatto un ponte, anche intergenerazionale. Mi hanno colpito i messaggi di molte donne, anche di cento anni, che mi hanno detto che aspettavano da tanto tempo di poter scegliere una donna. E penso ai tanti giovani che oggi hanno espresso il loro primo voto. E' il nostro tempo, abbiamo realizzato un sogno, ma siamo solo all'inizio e ancora è molto più quello che ho ricevuto rispetto a quello che ho dato. Ho sentito Enrico Letta e ci accorderemo domani per il passaggio di consegne. Grazie a tutti gli iscritti che hanno collaborato e ci hanno permesso di esercitare il diritto di votare. Quella delle primarie è stata una grande festa di partecipazione, è la nostra prima risposta. Voglio chiedere un impegno: dobbiamo avere l'ossessione delle persone che non hanno partecipato alle ultime elezioni politiche perché tra loro ci sono le fasce più deboli della nostra società. Saremo un bel problema per il governo di Giorgia Meloni. Da oggi noi daremo un contributo a organizzare l'opposizione in Parlamento e in tutto il Paese".
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Salario minimo, difesa della scuola e della sanità pubblica e impegno massimo sulle politiche per contenere il cambiamento climatico. Questi i punti programmatici accennati da Elly Schlein nella conferenza stampa notturna. "Un messaggio molto forte e caloroso lo voglio mandare a Stefano Bonaccini - ha concluso - Ringraziandolo e facendogli i complimenti per il confronto molto alto e rispettoso che abbiamo avuto. Lavoreremo insieme per l'unità del Paese e del partito, non possiamo permetterci altro. Sarò la segretaria di tutti. Le porte sono aperte, spalancate. Dobbiamo ricucire le fratture degli ultimi anni". Per la prima volta il Pd sarà dunque guidato da una donna e con i suoi 37 anni Schlein è anche la più giovane segretaria di sempre, battendo Matteo Renzi che era stato eletto a 38 anni. E' anche la prima nata all'estero, in Svizzera. I suoi predecessori erano nati in quattro nel Lazio (Veltroni, Epifani, Orfini, Zingaretti), due in Emilia-Romagna (Franceschini, Bersani), due in Toscana (Renzi, Letta) e uno in Lombardia (Martina). Un'altra prima volta: non era mai accaduto che il voto degli iscritti nelle convenzioni di circolo venisse ribaltato nelle primarie.
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