
Meloni: "Contro il Covid nessuna privazione delle libertà. Lavoro, fisco e giustizia: ecco cosa faremo"

Il presidente del consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, ha tenuto la classica conferenza stampa di fine anno, affrontando i temi più importanti del momento. Vediamo in sintesi cosa ha dichiarato.
Coalizione - “Mi fido dei miei alleati di governo e al di là dei dibattiti tra i partiti c’è una visione comune. Per me contano i fatti, abbiamo approvato una legge di bilancio non facile, trovo un clima assolutamente positivo nella maggioranza. Penso che i miei tempi coincidano con quelli dei miei alleati, che ci si dia un orizzonte temporale di 5 anni. Uno dei punti di forza anche a livello internazionale è la sensazione che l’interlocutore potrebbe essere lo stesso per cinque anni”.
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La manovra - "Abbiamo fatto una manovra politica, scritta in tempi molto rapidi. Si poteva fare la scelta di rimandare la decisioni politiche al prossimo anno visto che abbiamo avuto poco tempo. Noi abbiamo fatto una manovra politica e siamo riusciti a mantenere o a iniziare a mantenere gli impegni che avevamo preso. La manovra è stata approvata in Cdm in un’ora. Io ho fatto parte di un altro Governo e i tempi non sono stati questi”.
Le risorse - “Lavoreremo sempre dando priorità ai saldi di bilancio e facendo scelte politiche. Se servono risorse da una parte si tolgono dall’altra. Noi abbiamo scelto di spostare le risorse sul futuro e abbiamo scelto da dove prenderle: prendere dalla non indicizzazione delle pensioni più alte per spostarle su famiglie, giovani e donne. Sono contenta che il governo sia riuscito a raggiungere i 55 obiettivi del Pnrr previsti per il 2022. Quando siamo arrivati al governo dei 55 obiettivi ne erano stati conseguiti 25, abbiamo lavorato per terminare gli altri 30 e penso che questa staffetta con il precedente governo abbia funzionato e sono contenta che si sia riusciti”.
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Covid - “La situazione in Italia in questo momento è abbastanza sotto controllo, monitoriamo attraverso un osservatorio. C’è questa nuova situazione dato l’aumento dei casi in Cina e noi ci siamo mossi immediatamente in coerenza con quello che avevamo chiesto di fare in passato. Il ministro della Salute Schillaci ha immediatamente disposto un tampone per chiunque arrivi dalla Cina. Misura che rischia di non essere efficace se non presa a livello europeo. Per questo ho chiesto al ministro Schillaci di scrivere al commissario competente per chiedere che sia l’Unione europea a prendere un provvedimento in questo senso e anche il ministro Salvini ha fatto altrettanto. Schillaci mi dice che su 30 casi i primi 15 sequenziati sono varianti omicron già presenti in Italia: in questo momento la situazione dovrebbe essere abbastanza tranquillizzante. Per il futuro credo che la soluzione siano sempre i controlli, i tamponi, le mascherine. Responsabilità: il modello di privazione delle libertà del passato non mi è parso così efficace e credo che lo dimostri bene il caso cinese”.
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Iran - “Sono stata molto colpito dalla scelta di questa ragazza di partecipare al mondiale di scacchi togliendosi il velo. Noi siamo abituati a gesti simbolici, ma spesso sono gesti che non avranno conseguenze gravi come quelle che rischia Sara. Questo dovrebbe farci riflettere sul valore della libertà, che noi diamo per scontata e che per altri vale qualsiasi rischio. Per questa vicenda ho concordato con ministro Tajani la convocazione dell’ambasciatore”.
Giustizia - “Per noi è una priorità, serve un governo coraggioso e deciso e coraggio e decisione non ci difettano. E’ una materia delicata che va maneggiata con cura ma credo questo governo, mettendo insieme tutte le anime della sua maggioranza, abbia una visione molto equilibrata. Abbiamo scelto un ottimo ministro della Giustizia, lo rivendico. E’ deciso ad andare avanti, lo faremo nei prossimi mesi affrontando quelli che sono i temi da sempre cari al centrodestra, come la separazione carriere".
Lavoro - "Bisogna mettere le persone in condizione di assumere, favorire chi crea ricchezza e lavoro. Non è sempre quello che l’Italia ha fatto. Veniamo da legislature in cui ci è stato detto che la povertà si poteva battere per decreto. Il lavoro però lo creano le aziende. Il mercato del lavoro è profondamente cambiato, questo è un tempo in cui ci sono lavoratori che hanno necessità diverse, e l’eccessiva rigidità ultimi anni ha portato ad aumento del lavoro sommerso”.
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Fisco - “Confermo che sul tema della riforma fiscale intendiamo andare avanti, secondo direttrici che sono già abbastanza visibili in manovra: il taglio del costo del lavoro sul quale si deve fare molto di più. Abbiamo dato un segnale che è stato costosissimo. Abbiamo detto che l’obiettivo di legislatura è arrivare al taglio di 5 punti, vedremo se riusciremo a fare qualcosa in più o in meno. Consideriamo il sostegno alla natalità e alla genitorialità una priorità che deve avere una ripercussione anche sulla tassazione. Meccanismi premiali per chi crea ricchezza in Italia. Il tema: più assumi meno paghi. Questo meccanismo va incentivato”.
Condoni - “Non ci sono condoni nella legge di Bilancio, c’è una norma che chiede a tutti di pagare il dovuto, consentendo una rateizzazione. Le uniche cartelle che abbiamo stralciato sono quelle vecchie di sette anni sotto i mille euro ma banalmente perché questo conviene allo Stato, perché è più costoso riscuoterle”.
Quatargate - “L’impressione è si debba andare fino in fondo e senza fare sconti. Penso che sarà fondamentale la risposta che le istituzioni europee sapranno dare. Mi ha molto innervosito di questa vicenda che molti colleghi internazionali definiscano questi fatti con la locuzione ‘Italian job’ come se fosse una macchia sulla nostra nazione, ma è una vicenda che non riguarda solo italiani. Semmai è il tema di un partito, forse un ‘Socialists Job’. Riguarda una famiglia politica ma non l’Italia che non è il grande corruttore d’Europa".
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