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Manovra, per i comuni capoluogo di provincia la possibilità di alzare la tassa di soggiorno sino a 10 euro

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Tra le novità in Manovra anche la possibilità, per i comuni capoluogo di provincia, di alzare la tassa di soggiorno sino a 10 euro. Nello specifico questa possibilità è per quelle città che hanno avuto presenze turistiche 20 volte superiori al numero dei residenti. Non sarà più un decreto ministeriale a individuarli: i comuni faranno direttamente riferimento ai dati pubblicati dall’Istat sulle presenze turistiche medie registrate nel triennio precedente all’anno in cui viene deliberato l’aumento dell’imposta.

 

 

"Maggioranza e opposizione si uniscono per sbloccare l’aumento delle tasse sui turisti". È questo il senso di un emendamento alla legge di bilancio, presentato da deputati dell’opposizione e accolto dai relatori di maggioranza, che "facilita, a partire dall’1 gennaio 2023, il raddoppio del valore massimo dell’imposta di soggiorno, portandolo da 5 euro a 10 euro a notte per persona. La misura interessa i capoluoghi di provincia in cui la media delle presenze turistiche nei tre anni precedenti è di venti volte superiore al numero dei residenti. È un pessimo regalo di Natale - dice Federalberghi - per le imprese e i lavoratori del turismo delle destinazioni interessate, che con grande fatica si stanno risollevando dal baratro in cui erano sprofondate durante la pandemia e sono tuttora alle prese con la stangata del caro energia".