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Tetto al contante, sarà di 5mila euro: Meloni mediatrice nel vertice con i ministri

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La proposta di legge presentata dalla Lega, prima firma di Alberto Bagnai vicepresidente dei deputati del Carroccio, sul tetto ai pagamenti in contanti, sarà rivista all'insegna di un compromesso. Attualmente la soglia era di duemila euro, ma dall'1 gennaio sarebbe diventata di mille euro. L'idea, sostenuta anche dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel discorso al Senato per la fiducia, sarà dunque portata avanti ma con una modifica. Non più 10mila euro come nuovo tetto ma 5mila, questa l'ultima ipotesi.

 

 

Questo compromesso sarebbe stato trovato ieri al termine di un vertice a cinque a Palazzo Chigi, il primo sui dossier economici, presieduto da Meloni, al quale hanno partecipato anche il ministro del Tesoro Giancarlo Giorgetti, il responsabile economico di FdI Maurizio Leo, il ministro per gli Affari regionali, per le politiche di coesione e per il Pnrr Raffaele Fitto e la ministra del Lavoro Marina Calderone. Secondo la ricostruzione del Corriere della Sera, non sarebbero mancati i momenti di frizione su un tema simbolo per la Lega, un vessillo per l’ala più oltranzista che include Claudio Borghi, che definisce questa una "posizione storica" del partito. Lo stesso ministro Giorgetti, ricostruiscono fonti, sarebbe stato preso in contropiede dalla mossa. 

 

 

Anche Matteo Renzi, leader di Iv, è intervenuto in merito alla vicenda: "Detto che per noi non c’è legame tra aumento del contante e lotta all’evasione e detto che il Governo che ha ottenuto di più dal recupero dell’evasione è il nostro, possiamo dire che l’economia italiana ha molti temi più importanti del contante. Insistere a parlare solo di quello è figlio di una cultura ideologica sia a destra che a sinistra. Appena hanno finito di discutere del tetto al contante inizieremo a discutere delle vere questioni economiche del Paese" ha scritto in un tweet.