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L'ambasciata Ucraina avvisa Giuseppe Conte: "Vile e ipocrita manifestare sulla pace senza condannare la Russia"

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"Le manifestazioni esclusivamente all'insegna della pace e con appelli impersonali a un cessate il fuoco non riguardano la giustizia, ma sono una dimostrazione di viltà e ipocrisia. La riluttanza a chiamare la Russia un aggressore e a chiederle il ritiro delle sue truppe dal territorio dell'Ucraina non farà che stimolare l'appetito dello stato aggressore". E' quanto si legge in una lettera dell'ambasciatore ucraino in Italia, Yaroslav Melnyk, indirizzata al leader del M5S Giuseppe Conte e pubblicata sulla pagina Facebook dell'ambasciata.

"Dobbiamo trovare il coraggio e l'onore di non inchinarci all'aggressore e aiutare l'Ucraina a combattere lo stato terrorista: fornire le armi e l'assistenza necessarie all'Ucraina e, infine, riconoscere la Russia come sponsor del terrorismo. E questo è l'unico modo efficace per raggiungere la pace. La pace, quando la giustizia e la legalità saranno ripristinate, e il criminale sarà punito e ritenuto responsabile", si legge ancora. L'ambasciatore quindi invita a "tenere conto degli argomenti di cui sopra durante la preparazione e lo svolgimento della manifestazione per la pace prevista per il 5 novembre a Roma".

"Ogni voce a sostegno della pace è importante, ma queste voci dovrebbero suonare responsabili ed equilibrate, evitare di confondere l'aggressore con l'aggredito ed evitare di scaricare la colpa dal criminale alla parte che lo combatte", conclude Melnyk ricordando come "oggi gli ucraini, come nessun altro popolo al mondo, vogliono la pace" ma "non a ogni prezzo. Una pace giusta, legale e duratura".