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Fontana cita il beato Carlo Acutis nel discorso dell'elezione: "Tutti nascono originali, ma muoiono fotocopie"

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L’accordo all’interno del centrodestra regge e con 222 voti Lorenzo Fontana diventa presidente della Camera. Diciassette minuti, il suo discorso di insediamento, durante i quali la terza carica dello Stato definisce il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, "perno della nostra nazione e fondamentale garante della nostra Costituzione" e spende parole di elogio per Papa Francesco che "rappresenta un riferimento spirituale per la maggioranza dei cittadini italiani". In entrambi i passaggi, da segnalare gli applausi e la standing ovation dell’emiciclo in onore di Mattarella e Bergoglio. Da Fontana, poi, un ringraziamento ad Umberto Bossi "senza il quale - spiega - non avrei mai iniziato la mia carriera politica".

 

 

Secondo il neo presidente dell’Assemblea di Montecitorio, poi, "la legislatura che sta iniziando dovrà riaffermare il ruolo centrale del Parlamento come luogo delle decisioni politiche. Il Parlamento rappresenta la più alta e significativa manifestazione della rappresentanza democratica e sarà per me un grande onore dirigerne i lavori. Il ruolo del Parlamento non deve prescindere dalla valorizzazione delle diversità e non deve cedere all’omologazione che è lo strumento dei totalitarismi. Beato Carlo Acutis disse che tutti nascono originali ma molti muoiono come fotocopie. La diversità non è rottura, non è indice di superiorità di alcune realtà su altre viste erroneamente come inferiori, è espressione di democrazia e rispetto della storia, e la ricchezza dell’Italia e la ricchezza dell’Europa sta proprio nella diversità. Interesse dell’Italia è sublimare le diversità".

 

 

Per Fontana, "la legislatura che si apre dovrà affrontare temi fondamentali per il presente e il futuro del nostro Paese: la definitiva uscita dalla crisi pandemica, la prosecuzione nell’impegno per la ricerca della pace nel generale quadro della comunità internazionale e nei rapporti tra Ucraina e Russia ed il saldarsi della partecipazione dell’Italia, quale Stato fondatore dell’Unione europea, a cominciare dal rispetto degli impegni assunti con il Piano nazionale di ripresa e resilienza". Ringrazia chi lo ha votato e chi no, Fontana, che aggiunge: "Tutelerò tutte le minoranze. Viviamo un momento di grandi inquietudini, in cui il Parlamento deve rappresentare un faro di sicurezza".