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Camera, eletto il leghista Lorenzo Fontana. Il centrodestra torna unito

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Terminato lo spoglio alla Camera, Lorenzo Fontana è il nuovo presidente. In attesa della proclamazione ufficiale, secondo i dati ufficiosi avrebbe ottenuto 225 voti. Gli altri: 77 per Maria Cecilia Guerra, 52 per Federico Cafiero de Raho, 22 per Matteo Richetti, uno ciascuno per Debora Serracchiani e Riccardo Molinari. Sono 11 le nulle, 6 le bianche.

 

 

Ma chi è Lorenzo Fontana? Il presidente della Camera per la diciannovesima legislatura, terza carica dello Stato dopo il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e quello del Senato, Ignazio La Russa, eletto ieri, è veronese, laureato in Scienze politiche, storia e filosofia, è un leghista della prima ora (nel 2002, a soli 22 anni, divenne vice-coordinatore federale del Movimento Giovani Padani) è considerato uno dell’ala più conservatrice del proprio partito, e tra i più vicini al segretario Matteo Salvini. Nel primo anno della scorsa legislatura, durante il cosiddetto governo giallo-verde, ha ricoperto l’incarico di ministro della Famiglia e delle disabilità. Dal 2009 è eletto nel Parlamento Europeo, dove è riconfermato alle elezioni del 2014, prima di passare alla Camera dei Deputati, inizialmente come vicepresidente dal marzo 2018: la sua esperienza in qualità di vice di Roberto Fico dura però pochi due mesi, perché a giugno giura appunto come ministro della Famiglia.

 

 

A luglio 2019 si sposterà poi agli Affari europei, in luogo di Paolo Savona: anche in questo l’incarico durerà solo due mesi, perché il governo M5S-Lega cadrà a settembre. Alle elezioni politiche del 25 settembre è eletto alla Camera dei deputati nel collegio uninominale in Veneto per il centro-destra, oltreché come capolista della Lega nel relativo collegio plurinominale. "Nessuno della mia famiglia ha mai fatto politica attiva - spiega Fontana sul proprio sito - nonostante ciò, la passione mi ha coinvolto presto: gli ideali di indipendenza, autonomia e libertà della Lega mi conquistarono già a 16 anni".