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Meloni sul presidenzialismo: "Gli italiani hanno il diritto di scegliere il capo dello Stato"

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Il tema presidenzialismo in Italia, dopo le dichiarazioni di ieri di Silvio Berlusconi, continua a far parlare i vari esponenti politici. E così, dopo la netta bocciatura da parte della sinistra, con Enrico Letta che ha parlato di "sfratto" nei confronti di Sergio Mattarella, adesso la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, prende le difese del Cav.

 

 

Meloni, con un post su Facebook, ha detto la sua sul presidenzialismo. "Negli ultimi 20 anni, in Italia, ci sono stati 11 presidenti del Consiglio: un’instabilità che penalizza gli italiani e il nostro rapporto con gli altri Stati. Per la sinistra, però, il presidenzialismo è un problema, per alcuni addirittura un pericolo per la democrazia. Non ci stupiamo, visto che negli ultimi anni si sono sempre ritrovati sugli scranni del Governo, anche senza legittimazione popolare. Fratelli d’Italia ritiene che gli italiani debbano avere il diritto di eleggere direttamente il capo dello Stato e di scegliere da chi farsi governare, per porre fine ai giochi di Palazzo e per tornare protagonisti in Europa e nel mondo".

 

 

Questa mattina lo stesso Berlusconi era tornato sul tema, in un'intervista a Il Giornale. "Ma quale preavviso di sfratto. Qui ormai viene distorto il significato delle parole. Si strumentalizza anche l’ovvio. Come possono verificare tutti ascoltando la mia intervista, non ho mai attaccato il presidente Mattarella, né mai ne ho chiesto le dimissioni. A domanda specifica ho solo detto una cosa scontata, lapalissiana, e cioè che una volta approvata la riforma costituzionale sul presidenzialismo, prima di procedere all’elezione diretta del nuovo capo dello Stato, sarebbero necessarie le dimissioni di Mattarella che ripeto potrebbe peraltro essere eletto di nuovo. Tutto qui lo scandalo: una semplice spiegazione di come potrebbe funzionare la riforma sul presidenzialismo proposta nel programma del centrodestra. Come si possa scambiare questo per un attacco a Mattarella rimane un mistero. O, forse, si può spiegare con la malafede di chi, come Enrico Letta, mi attribuisce un’intenzione che non è mai stata la mia".