
Elezioni, Di Maio contro Calenda: "Sta disgregando la coalizione di centrosinistra". Renzi chiude a Berlusconi

Il 25 settembre si avvicina e gli italiani saranno chiamati a scegliere il nuovo parlamento. La battaglia al momento vede il centrodestra avanti nei sondaggi, con la coalizione di centrosinistra che sta provando a tornare sotto forte dell'unione tra Pd e Azione-+Europa. Ma per Luigi Di Maio, ministro degli Esteri e capo politico di Impegno Civico, la figura di Carlo Calenda non è un bene per la coalizione.
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"Dopo essere partito dal grande centro, Calenda è diventato un gregario della coalizione di centrosinistra - ha scritto in una nota l'ex Movimento 5 Stelle - Di conseguenza, capisco le sue difficoltà a spiegare, anche ai nuovi arrivati del suo partito e al suo elettorato, che alla fine si candida nel centrosinistra. Sorprende, però, che alla fine proprio Calenda, che si innalza a paladino dell’anti-grillismo, nelle sue dichiarazioni e nei suoi tweet sia diventato il più estremista di tutti. Con questo atteggiamento sta solo disgregando la coalizione di centrosinistra prima ancora che si formi, facendo un regalo alle destre. Ovviamente Calenda può fare quello che vuole, ma con meno arroganza e più rispetto".
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Intanto, Matteo Renzi, leader di Italia Viva, risponde a Silvio Berlusconi, che ieri mattina ai microfoni di Rtl 102.5 aveva detto: Renzi è "un giocatore di scacchi nei palazzi della politica. Se volesse costruire un centro e non disperdere voti lo farebbe con noi, che siamo l'unico centro possibile in Italia", ma "non ci siamo sentiti". L'ex segretario del Pd, intervistato sempre dall'emittente radiofonica, ha voluto rispondere al Cavaliere. "Io sono uno di quelli che non ha mai parlato male dal punto di vista personale di Berlusconi, sicuramente c’è un rapporto di rispetto. Tutti dicono che Italia Viva non la vuole nessuno ma poi sono tutti a bussare alla nostra porta per chiederci cosa facciamo. Caro Silvio, no grazie, noi non partecipiamo a una coalizione di centrodestra dove c’è chi ha sempre votato contro Draghi e chi, pur avendo votato Draghi, poi gli ha tolto la fiducia".
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