
G7, Draghi: "Sanzioni utili per spingere la Russia a negoziare. Putin al G20? Non ci sarà, forse da remoto"

"Questo G7 è stato veramente un successo, i paesi hanno riaffermato piena e grande coesione, grande unità di vedute in particolare per quanto riguarda la guerra in Ucraina". Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel corso della conferenza stampa conclusiva del Vertice G7 di Elmau ribadendo la volontà dei sette grandi del mondo nel "sostenere l’Ucraina per tutto il tempo necessario. Abbiamo anche riaffermato il nostro impegno sul fronte delle sanzioni che è essenziale per portare la Russia al tavolo dei negoziati. La pace dovrà essere quella che vuole l’Ucraina, allo stesso tempo dobbiamo essere pronti a cogliere gli spazi negoziali se dovessero presentarsi".
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Il premier ha evidenziato come il sostegno dei Paesi del G7 sia stato finora "sufficiente per permettere all’Ucraina di difendersi, non c’è pace se l’Ucraina non si difende. Nessuno pensava all’inizio del conflitto che potesse difendersi come ha fatto. Noi veniamo da giorni dove il progresso della Russia è stato costante, una delle cose che ha detto Zelensky è che dovrà partire un contrattacco e si è detto fiducioso che possa riuscire". Ma "è molto difficile fare una previsione sulla durata della guerra - ha ribadito - all’inizio nessuno pensava che l’Ucraina potesse difendersi così. La durata della guerra sta a manifestare il successo della difesa dell’Ucraina, il successo del sostegno del G7 e Nato. Quanto duri la guerra è complicato dirlo, dal summit è certo che insieme alla fermezza nel sostegno esce anche che se c’è la possibilità di negoziati qui siamo". Parlando della difficile situazione sul passaggio di merci nel Mar Nero, soprattutto per quanto riguarda il grano, Draghi ha ricordato che "il Segretario generale delle Nazioni Unite ha detto che siamo ormai vicini al momento della verità per capire se Ucraina e Russia vorranno sottoscrivere un accordo per permettere al grano di uscire dai porti. Occorre sbloccare" la situazione del grano "in tempi rapidi. Molti di noi pensavano che occorreva sminare i porti per riuscire a portar fuori il grano, ora ci sono dei corridoi sicuri attraverso cui far passare le navi. Questo - ha proseguito - significa guadagnare dalle due settimane a un mese di tempo, quello previsto per fare uno sminamento. È una situazione un po' più incoraggiante di quella che conoscevamo una settimana fa".
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Sul prezzo al tetto del gas, questione sulla quale l’Italia spinge da settimane, Draghi ha spiegato che "tutti i leader concordano sulla necessità di limitare i nostri finanziamenti alla Russia e che occorre rimuovere la causa principale di questa inflazione. Abbiamo dato mandato ai ministri di lavorare con urgenza a un tetto ai prezzi del gas, la Commissione ha detto poi che accelererà il suo lavoro su questo". Infine due incontri: il vertice Nato appena aperto a Madrid e il G20 che si terrà in Indonesia in autunno (il presidente Widodo "esclude" la presenza di Putin, "non verrà, potrà succedere un intervento da remoto.", ha concluso Draghi).
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