
Armi a Kiev, maggioranza in tilt: sospeso il vertice col governo, convocato d'urgenza il Consiglio nazionale M5S

Al momento l'accordo sulla risoluzione sull'Ucraina da presentare nel pomeriggio al Senato dopo l'intervento di Mario Draghi in vista dell'imminente Consiglio europeo del 23 e 24 giugno, non c'è. La maggioranza è in crisi e il vertice, al momento, è stato sospeso. Non solo, i 5Stelle sono riuniti in un nuovo Consiglio nazionale del partito per decidere sul da farsi. È la cronaca di una mattinata più che complicata per i partiti che sostengono Mario Draghi, convocati a Palazzo Cenci dal ministro Federico D'Incà e dal sottosegretario Vincenzo Amendola.
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Uno stallo che, secondo quanto si apprende, riguarda in particolare la parte relativa al coinvolgimento delle Camere e in particolare sull’ipotesi di eliminare dal testo il riferimento al decreto Ucraina - già votato dalle Camere - che permette al Governo l’invio di aiuti, anche militari, a Kiev fino al 31 dicembre 2022. I lavori vanno avanti a stop&go e, dopo i diversi tentativi di mediazione di ieri, si sta procedendo a una nuova riscrittura dell’impegno in questione.
(in aggiornamento)
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