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Terni, agente del carcere brutalmente aggredito da fondamentalista islamico. Prisco (Fdi): "Il governo resta in silenzio"

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Un agente del carcere di Terni brutalmente aggredito da un fondamentalista islamico. E' accaduto nella giornata di sabato 28 maggio. Durissima la presa di posizione di Emanuele Prisco, deputato e responsabile Forze dell’Ordine di Fratelli d’Italia. “Nonostante i continui appelli lanciati dalle organizzazioni sindacali, nessuna riforma adeguata è stata ancora messa in atto per garantire sicurezza alle migliaia di agenti che lavorano negli istituti penitenziari, a fronte di condizioni di lavoro particolarmente stressanti e gravose - scrive il deputato - Il Governo assiste in silenzio le quotidiane violenze subite dal nostro corpo di sicurezza". "A maggior ragione - aggiunge Prisco - sul tema del fondamentalismo islamico, autentico pericolo che richiederebbe misure drastiche. Basta inutili decreti svuotacarceri, si provveda piuttosto – come da anni richiede Fratelli d’Italia – a espellere i detenuti stranieri per far scontare nelle loro carceri le relative pene". "Serve una energica riorganizzazione di tutto il comparto carcerario - conclude Prisco - che preveda fondi per l’aggiornamento professionale dei poliziotti penitenziari e soprattutto per l’assunzione di nuovi agenti e investimenti mirati per poter dotare, nel minor tempo possibile, i nostri uomini e le nostre donne taser e body cam. Fratelli d'Italia ritiene che la sicurezza delle donne e degli uomini in divisa debba essere una delle priorità della Nazione, per troppo tempo lasciati soli e sviliti nelle loro mansioni dai governi di centrosinistra che si sono succeduti”.