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Quirinale, elezione presidente Repubblica: nuova fumata nera alla quarta votazione. 166 voti per Mattarella

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Ennesima fumata nera. Anche oggi, giovedì 27 gennaio, non è stato raggiunto il quorum per l'elezione del nuovo presidente della Repubblica. Si dovrà procedere ad una quinta votazione, domani venerdì 28 gennaio alle 11, per provare ad eleggere il nuovo capo dello Stato. Il maggior numero di preferenze, come ieri ma con votazioni in aumento, è stato quello del presidente uscente Sergio Mattarella, che ha ottenuto 166 voti, quarantuno in più rispetto a ieri ma ben lontane comunque dalle duecento di cui si ipotizzava tra i parlamentari prima dell’apertura delle urne

 

 

Nonostante il quorum si sia abbassato dai due terzi dell’assemblea alla maggioranza assoluta dei 1.009 grandi elettori (dunque 505), nessuno riceve voti sufficienti per essere eletto. Le schede bianche crollano vertiginosamente a 261. Sale anche il magistrato antimafia, Nino Di Matteo, che guadagna 56 voti. Su 981 grandi elettori presenti, i votanti sono stati 540, 441 gli astenuti. I voti dispersi sono 20, le schede nulle 5. Domani, alle ore 11, si procederà con la quinta votazione.

 

 

Nel quarto scrutinio voti anche per Luigi Manconi (8); 6 per la ministra della Giustizia, Marta Cartabia; 5 per il presidente del Consiglio, Mario Draghi; 4 per il prossimo presidente della Corte costituzionale, Giuliano Amato; 3 per il centrista Pier Ferdinando Casini; e2 a testa per Elisabetta Belloni, Pierluigi Bersani e Baldini.