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Clima, monito di Draghi: "Agiamo ora per evitare il disastro". Poi elogia l'iniziativa del Principe Carlo

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Il clima al centro dell'ultima giornata del G20 di Roma. "La lotta al clima è la sfida del nostro tempo. O agiamo ora e affrontiamo i costi della transizione portando le nostre economie su un percorso più sostenibile o rinviamo e rischiamo di pagare un prezzo più alto dopo, rischiando di fallire - ha affermato il premier Mario Draghi nell’intervento introduttivo della sessione di lavori del G20 sul ruolo del settore privato nel contrastare il cambiamento climatico -. Qualcuno di noi chiede perché spostiamo il nostro obiettivo da 2 a 1,5 gradi? Perché lo dice la scienza, dobbiamo ascoltare gli allarmi che vengono dalla comunità scientifica mondiale". 

 

 

Draghi ha poi proseguito: "La presidenza italiana del G20 vuole spingere la crescita economica e renderla più sostenibile: lo dobbiamo ai cittadini, al pianeta e ai giovani - ha spiegato -. L’ultimo rapporto del Gruppo intergovernativo delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici mostra che dobbiamo effettuare riduzioni immediate, rapide e sostanziali alle emissioni per evitare conseguenze disastrose. Il passaggio all’energia pulita è fondamentale per ottenere le necessarie riduzioni delle emissioni di gas serra. Non possiamo più rimandare tutto questo. I governi - ha aggiunto - possono fissare obiettivi a breve e lungo termine e garantire stabilità politica, finanziaria e normativa, ma non possono fare tutto: serve il sostegno delle aziende private".

 

 

E ancora: "Le aziende private devono accelerare la diffusione delle tecnologie pulite, promuovere l’innovazione e la produzione su larga scala - ha affermato il premier -, mentre i finanziamenti pubblici possono aiutare ad attrarre finanziamenti verdi e a ridurre i rischi per gli investimenti del settore privato. I partenariati pubblico-privato uniscono questi due aspetti: dobbiamo sostenere iniziative private che inseriscono priorità sociali e ambientali nei loro modelli di produzione, come l’iniziativa del Principe Carlo sui mercati sostenibili".